La Giunta della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito della programmazione dei fondi europei 2021-2027, ha previsto il finanziamento di strategie territoriali integrate per il raggiungimento degli obiettivi del Patto per il Lavoro e per il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, con il coinvolgimento diretto degli Enti locali e delle comunità.
Queste strategie rivolte alle città e ai sistemi urbani intermedi sono state denominate ATUSS (Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile).
La prima a essere presentata è quella con il Comune di Modena, dal titolo “Modena 2050, il futuro è adesso”: 5 i progetti candidati per un investimento complessivo superiore ai 20 milioni di euro, a cui si aggiunge il progetto per la realizzazione del nuovo ponte dell’Uccellino (che sarà presentato nei prossimi giorni assieme ai Comuni di Modena e Soliera e alla Provincia di Modena). La presentazione si è svolta nelle sale dell’ex Ospedale Estense di Modena alla presenza del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e del presidente della Regione Emilia – Romagna, Stefano Bonaccini.
Le ATUSS coinvolgono le città e i sistemi territoriali urbani e intermedi, comprese le Unioni di Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti e in possesso di determinati requisiti.
In tutto, le ATUSS sono 14: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna, Rimini, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), Nuovo Circondario Imolese, Unione Terre d’Argine, Unione Bassa Romagna, Unione Romagna Faentina.
A esse si affiancano, con strategie diverse perché diverse sono le aree e le esigenze, le Strategie territoriali integrate per le Aree Montane e Interne (STAMI), che invece coinvolgono le aree e i territori più fragili e periferici dell’Emilia-Romagna, cioè gli Appennini e il Basso Ferrarese.
Una delle peculiarità delle strategie ATUSS è la possibilità di programmare in modo diretto e integrato i fondi strutturali europei, a partire da FESR e FSE+ (Fondo sociale europeo plus); risorse da coordinare e ottimizzare anche per massimizzare gli effetti degli investimenti del PNRR.
Complessivamente, si tratta di 109,3 milioni di euro: 99,3 milioni del FESR e 10 milioni del FSE+. Nelle loro strategie, Comuni e Unioni hanno presentato 108 proposte: 14 riguardano le comunità digitali, 23 le infrastrutture verdi e l’energia rinnovabile, 53 la rigenerazione urbana, il cicloturismo, la cultura, 18 l’inclusione sociale e l’orientamento dei giovani.
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