Con la pubblicazione sul sito del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, è ufficialmente in vigore il decreto sulle comunità energetiche. Si attendono ora le regole operative per l’accesso agli incentivi, che dovrebbero essere approvate entro fine febbraio. Seguirà infine, entro 45 giorni dall’approvazione di queste regole, l’apertura della piattaforma del GSE per l’invio delle richieste di accesso agli strumenti.
«Comunità energetiche e autoconsumo diffuso sono due ingranaggi centrali della transizione energetica del Paese», ha dichiarato il ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin. «Oggi siamo dunque ancor più vicini a questo atteso obiettivo, che potrà veramente dare una svolta per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia, rafforzandone la sicurezza energetica e avvicinandoci agli obiettivi climatici».
Soddisfazione per la misura proviene anche da Italia Solare. Il vicepresidente e coordinatore del gruppo di lavoro CER e autoconsumo, Andrea Brumgnach, ha infatti dichiarato: «Finalmente in Italia prendono avvio le comunità energetiche e possiamo mettere a reddito il lavoro fatto negli ultimi anni, forti della sperimentazione e oggi anche di basi normative concrete. Come Italia Solare, che ha contribuito in modo sostanziale all’avvio delle comunità energetiche, auspichiamo che il testo del decreto, che stiamo ancora studiando, definisca tutte le condizioni necessarie affinché gli operatori possano da questo momento avviare i numerosissimi progetti che sono pronti a partire e svilupparne di nuovi. Il processo di approvazione del testo ha richiesto parecchio tempo, ora confidiamo che i restanti passaggi operativi previsti rispettino le tempistiche stabilite».
Il decreto è incentrato su due misure: una tariffa incentivante sull’energia prodotta e condivisa, e un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili. Quest’ultimo è rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i 5.000 abitanti che supporterà lo sviluppo di 2 GW complessivi.
Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti. La potenza finanziabile complessiva è pari a 5 GW, con un limite temporale a fine 2027. Complessivamente, sono stanziati incentivi per 5,7 miliardi di euro.
Il GSE pubblicherà sul proprio sito istituzionale documenti e guide informative. Saranno disponibili inoltre canali di supporto dedicati. Infine, in raccordo con il Mase, il gestore lancerà una campagna informativa per rendere consapevoli i consumatori dei benefici legati al nuovo meccanismo.
Il primo step è già online e consiste in alcune FAQ per orientare cittadini, piccole e medie imprese, enti, cooperative e tutti gli altri destinatari del provvedimento. Presto sarà inoltre online sul sito del GSE anche un simulatore per la valutazione energetica ed economica delle iniziative. È invece già disponibile la mappa interattiva delle cabine primarie su territorio nazionale.