La Giunta della Regione Lombardia – su proposta dell’assessore a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo della risorsa idrica, Massimo Sertori – ha approvato una nuova misura per incentivare le comunità energetiche rinnovabili, favorendo il coinvolgimento di edifici di proprietà pubblica.
La misura ha un valore di 27.750.000 euro, per il triennio 2025-2027, e rientra nell’ambito delle programmazioni del PR FESR 2021-2027 affiancandosi alle iniziative già messe in campo dall’assessorato in attuazione alla legge regionale 2/2022.
Destinatari del provvedimento gli enti locali della Lombardia con popolazione superiore a 5mila abitanti e soggetti pubblici presenti nell’elenco delle amministrazioni pubbliche annualmente pubblicato dall’Istat in qualità di membri di una comunità energetica costituita o da costituire.
«Con questa delibera Regione Lombardia conferma il proprio convinto impegno a favore della creazione di comunità energetiche rinnovabili secondo quello spirito di azioni che abbiamo illustrato anche nel tour che ha interessato i diversi territori provinciali lombardi. Come Regione, infatti, riteniamo che le comunità energetiche siano una grande risorsa in termini sia di tutela ambientale che di risparmio sui costi energetici attraverso la condivisione e l’autoconsumo dell’energia prodotta in loco da impianti a fonti rinnovabili» precisa l’assessore Sertori. «Nello specifico – dice l’assessore Sertori -, l’iniziativa riguarderà il sostegno ad impianti a servizio delle comunità energetiche per la produzione e il consumo efficienti di energia rinnovabile, integrando l’utilizzo delle nuove tecnologie telematiche, di controllo e gestione, utili a razionalizzare i consumi, in particolare energetici e di acqua. Siamo dunque attenti anche al bene acqua – conclude Massimo Sertori – con un’azione che sarà realizzata in una logica di complementarietà e non sovrapposizione rispetto agli investimenti previsti nell’ambito del PNRR rivolti ai territori dei comuni con meno di 5.000 abitanti».
Le risorse sono cumulabili con altri fondi regionali ricevuti, rimanendo nel limite previsto dalla norma nazionale con il massimo del 40% dell’importo a fondo perduto. Il prossimo settembre la direzione regionale Enti locali, Montagna e Risorse energetiche emanerà il decreto con tutte le specifiche riguardanti la misura.