Smart City: il comune di Modena approva il Piano digitale 2020

by Davide

Il consiglio comunale di Modena ha approvato il Piano digitale 2020, lo strumento di pianificazione e indirizzo strategico dell’innovazione tecnologica e digitalizzazione dell’ente.

Al suo interno venti azioni suddivise in quattro assi strategici principali: infrastrutture e connettività; servizi online e semplificazione; cultura e cittadinanza digitale e asse dei progetti speciali.

«La pandemia» ha affermato l’assessora alla Smart city Ludovica Carla Ferrari illustrando il Piano «ha accelerato la transizione verso il digitale e lo ha reso indispensabile. Sono aumentati la richiesta di connettività e di servizi on line, il bisogno di competenze digitali, la necessità di implementare l’Intelligenza artificiale, di ricorrere allo smart working e di investire sull’innovazione tecnologica della scuola. La Pubblica amministrazione ha il compito e il dovere, di mettere a disposizione di cittadini e imprese le migliori opportunità.

«La Cyber Security Academy Modena, avviata con il Centro di Ricerca Interdipartimentale sulla Sicurezza del nostro Ateneo» ha continuato Ferrari «è una delle frontiere per le sicurezze nel mondo di oggi, e troverà posto nel nuovo Data Center, in un’area della città, quella a nord della Stazione, oggetto di un profondo rinnovamento. Grazie al laboratorio urbano Masa (Modena Automotive Smart Area) siamo impegnati a realizzare due importanti progetti europei in tema di Smart Mobility: Trafair, per monitorare i flussi di traffico e prevedere e migliorare le ricadute sulla qualità dell’aria e Class per il trattamento in tempo reale dei dati della mobilità urbana grazie alle auto connesse, con particolare attenzione all’efficienza della rete del trasporto locale pubblico e privato e alla sicurezza su strada oltre che dei dati”. Proseguiranno anche le iniziative di sviluppo e diffusione della cultura digitale e dei diritti digitali, che a settembre avranno come perno il Festival della cultura digitale Modena Smart Life».

Il piano prosegue e aggiorna quindi il documento approvato per la prima volta nel 2018 coinvolgendo numerosi settori e ambiti, dall’ambiente alla scuola, dalla mobilità alla sicurezza, dalle attività produttive ai lavori pubblici, ed è raccordato con il Pug e il Pums e con gli obiettivi dell’ente.

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