Anci ha pubblicato il Quaderno n. 23 “Gli affidamenti di lavori, servizi e forniture a seguito del Dl Semplificazioni” (D.L. n. 76/2020 e legge di conversione n. 120.
Si ricorda che il D.L. n. 76 è entrato in vigore il 17 luglio e la legge di conversione n. 120 è entrata in vigore il 15 settembre).
Il volume, oltre all’analisi e approfondimento delle norme in materia di appalti contenute nel Decreto semplificazioni, presenta linee d’indirizzo operative, schemi di facile consultazione per orientare gli operatori nelle scelte gestionali, fac simili di determine per affidamenti diretti e procedure negoziate senza bando.
Si tratta di uno strumento utile soprattutto per i piccoli Comuni che, grazie a una proposta di Anci accolta dal Governo possono procedere autonomamente e direttamente agli appalti di lavori, servizi e forniture fino al 31 dicembre 2021.
In premessa, il Quaderno ricorda, infatti, che il provvedimento, in materia di contratti pubblici, è strutturato con norme che derogano la disciplina ordinaria del Codice dei Contratti (circa 15) e hanno efficacia temporale limitata nel tempo (31 dicembre 2021) e disposizioni che invece introducono modifiche “a regime” (circa 13), cui si aggiungono una serie di proroghe di “sospensioni” dell’efficacia di alcune norme, come quella sul divieto di appalto integrato e dell’obbligo di aggregazione per i Comuni non capoluogo.
Si tratta, scrive Anci nella premessa «di un intervento normativo che innova, nelle more dell’emanazione del nuovo Regolamento attuativo del Codice dei Contratti, il metodo organizzativo e gestionale degli appalti di lavori, servizi e forniture, con forme di responsabilità legate a tempi più ristretti per la definizione dei procedimenti e accelerazione del contenzioso».