Il 19 novembre, il consiglio di amministrazione di Terna S.p.A. ha approvato il Piano Industriale 2021-2025.
Come spiega una nota dell’azienda, il documento, presentato dall’amministratore delegato Stefano Donnarumma, punta a «confermare e rafforzare il ruolo centrale di Terna quale regista e abilitatore del sistema energetico italiano e della transizione energetica, principale realtà in grado di consentire al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi del Green New Deal europeo e del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, prima fra tutti la riduzione del 55% delle emissioni al 2030, per arrivare a zero emissioni al 2050».
Le fondamenta su cui si basa il nuovo Piano sono quindi gli investimenti sostenibili nella rete di trasmissione nazionale, finalizzati all’integrazione delle fonti rinnovabili non programmabili e all’incremento della sicurezza e resilienza del sistema.
Terna ha quindi deciso di imprimere una forte accelerazione agli investimenti nelle attività regolate in Italia, che nell’arco di Piano ammonteranno a 8,9 miliardi di euro, il livello più alto mai previsto da Terna per il nostro Paese, in crescita del 22% rispetto al piano precedente.
«Gli investimenti che metteremo in campo nei prossimi cinque anni rappresentano un formidabile volano per la ripresa e porteranno benefici a tutti gli italiani» ha dichiarato l’ad Stefano Donnarumma. «È fondamentale agire oggi per consegnare alle prossime generazioni un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato».
Degli 8,9 miliardi di euro previsti per sviluppare, ammodernare e rafforzare la rete di trasmissione elettrica nazionale, 5,4 miliardi di euro di investimenti sono finalizzati a incrementare la capacità di trasporto tra le diverse zone di mercato risolvendo le congestioni attualmente presenti, a razionalizzare le reti nelle principali aree metropolitane del Paese e ad incrementare le interconnessioni con l’estero.
Al piano di Sicurezza saranno dedicati 1,2 miliardi di euro, destinati principalmente a sostenere gli interventi necessari alla regolazione della tensione e alla stabilità dinamica del sistema elettrico.
Terna si è inoltre impegnata a seguire con attenzione nuove opportunità di investimento in Italia, con l’obiettivo di guidare la trasformazione del sistema stesso alla luce della transizione energetica.
Ad esempio, con l’obiettivo di raggiungere gli obiettivi fissati dal Pniec, che prevedono circa 30 GW di potenza installata addizionale fotovoltaica al 2030, Terna potrebbe accrescere il proprio ruolo di fornitore “turn-key” di progetti legati allo sviluppo di tale fonte nell’ambito delle attività non regolate. A tale proposito la nota di Terna chiarisce che «Dato il differente orizzonte temporale e la necessità di un adeguato contesto normativo e regolatorio, tali iniziative non sono incluse nel Piano Industriale 2021-2025, ma sono rilevanti al fine di accelerare la transizione energetica e raggiungere gli ambiziosi target assegnati dall’Italia e dall’Europa».
Guarda il video: Il Piano industriale 2021-2025 spiegato dall’AD Stefano Donnarumma