Assil e Assoluce scrivono al Governo: «il piano per la ripresa dia priorità a investimenti e rinnovamento impianti»

by Davide

 Assil, Associazione nazionale produttori illuminazione – federata Anie Confindustria, e Assoluce di FederlegnoArredo,  Associazione nazionale delle imprese degli apparecchi di Illuminazione hanno rivolto un appello congiunto al ministero dell’Economia e delle Finanze, al ministero dello Sviluppo Economico, al ministero della Transizione Ecologica, al ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibili affinché nel piano per la ripresa venga data priorità agli investimenti e a tutte quelle misure in grado di promuovere il rinnovamento e l’upgrade degli impianti di illuminazione.

Le associazioni nello specifico chiedono che nella ristrutturazione di edifici vi sia un adeguato aggiornamento degli impianti di illuminazione e l’introduzione di un progetto di illuminazione completamente nuovo, per garantire un maggiore risparmio energetico e un ambiente interno migliore, con vantaggi significativi in termini di comfort visivo, benessere e produttività.

«Le più evolute soluzioni illuminotecniche» afferma Aldo Bigatti, presidente ASSIL  «contribuiscono alla riqualificazione efficiente di impianti di illuminazione in interni ed esterni, generando risparmi economici in termini di consumi energetici e di manutenzione degli impianti, sia in ambito pubblico sia privato, garantendo significativi vantaggi all’intero sistema economico nazionale. Pertanto, ci auguriamo che ovunque vi siano investimenti dedicati al rinnovamento tecnologico degli impianti, venga debitamente considerata l’importanza dell’illuminazione e in particolare il potenziale legato alla corretta progettazione di sistemi dotati di tecnologie di avanzate in grado di supportare il processo di digitalizzazione, contribuire agli obiettivi di economia circolare e, nel contempo, generare risparmi economici».

«Nell’ambito del piano per la ripresa dell’Europa» si legge nella lettera inviata da Assil e Assoluce «la ristrutturazione è stata identificata come un motore chiave per la ripresa dell’economia europea dopo il Covid-19; 15 milioni di lavoratori sono impiegati direttamente nel settore edile dell’UE, che crea il 28% della produzione industriale comunitaria. In questo contesto, l’industria dell’illuminazione europea, che vede Italia e Germania quali principali produttori del settore, dispone di tecnologie e prodotti innovativi pronti per l’installazione. Una migliore illuminazione, basata sull’utilizzo di tecnologie efficienti e di sistemi di controllo e gestione, gioca un ruolo importante per l’efficientamento di un edificio dal punto di vista energetico». 

A livello europeo, la stessa richiesta è stata rivolta agli Stati membri dalle associazioni nazionali dell’illuminazione che, insieme ad ASSIL e Assoluce, convergono in LightingEurope, associazione europea che rappresenta oltre 1.000 aziende europee.

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