Il Comune di Bologna, con l’adesione al Patto dei sindaci per il clima e l’energia, si impegna alla redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima – PAESC, lo strumento che integra i piani urbanistici, di mobilità e ambientali urbani per rendere la città più adattabile ai cambiamenti climatici e climaticamente sostenibile, con un azzeramento delle emissioni di carbonio.
Come si legge sul sito dell’amministrazione i protagonisti di questa transizione saranno il Comune, gli altri enti pubblici e gestori di pubblici servizi, il mondo produttivo e i singoli cittadini; sarà infatti anche l’azione dei singoli che permetterà alla città di rinnovarsi.
La rigenerazione urbanistica prevista nel Piano urbanistico generale propone la creazione di interi quartieri “a energia zero” o addirittura a energia positiva, con produzione locale da fonti rinnovabili. Prevede una forte spinta alla transizione verso l’elettrico di tutti i consumi energetici, da quelli domestici fino ai trasporti pubblici, con grandi tagli alle emissioni di gas serra. La sola realizzazione della linea tranviaria elettrica che attraverserà la città sarà in grado di ridurre le emissioni di oltre 50 mila tonnellate di C02 ogni anno.
Verranno gradualmente eliminati i carburanti a base di carbonio tramite mezzi alimentati da energia rinnovabile, con l’uso di biogas derivato dai rifiuti organici (che già oggi alimenta molti autobus), con idrogeno verde, ossia prodotto dall’acqua a partire da energie pulite, e con i combustibili prodotti dai sistemi di immagazzinamento che convertono i surplus delle energie rinnovabili in gas (power-to-gas).
Tra i macro-ambiti di intervento del PAESC vi sono: le rigenerazione degli edifici civili e della relativa dotazione impiantistica, la riqualificazione energetica profonda degli edifici e la creazione di zone a energia zero o energia positiva, la produzione di energia da fonti rinnovabili, per aumentare la potenza installata di impianti fotovoltaici anche mediante la promozione dell’autoconsumo collettivo e delle comunità energetiche rinnovabile, la decarbonizzazione dei trasporti e mobilità sostenibile, mediante l’elettrificazione e la diversione modale dei trasporti verso il trasporto pubblico e la mobilità ciclabile, la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico e dei sistemi di illuminazione stradale.
Sono infine state individuate sei azioni chiave, che affrontano gli aspetti di mitigazione e adattamento, avviate o già realizzate sul territorio comunale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica, progetto GECO “Green Energy Community” in zona Roveri, linea rossa del tram, programmazione di aumento del verde e delle alberature, interventi di riduzione del rischio idraulico e idrogeologico e di manutenzione dei rii collinari e del canale Navile, recupero delle acque dell’impianto IDAR nell’ambito dell’accordo di programma regionale.