Arera ha pubblicato i risultati della prima ricognizione “Mercato e caratteristiche dei dispositivi di ricarica per veicoli elettrici”.
La ricerca ha riguardato le caratteristiche tecniche ed economiche dei sistemi di ricarica disponibili sul mercato per l’acquisto da parte di consumatori, aziende, Amministrazioni Pubbliche o gestori di punti di ricarica.
Per la ricerca non è stata posta alcuna limitazione né sulla potenza, né sulla tipologia di corrente elettrica erogata al veicolo (alternata o continua).
L’Autorità ha censito e analizzato 225 modelli di dispositivi di ricarica per le auto elettriche, con potenze dai 2 kW ai 350 kW, prodotti da 24 aziende. Gli apparati presi in considerazione sono di diverse tipologie, dalle wallbox casalinghe alle colonnine stradali, dalla ricarica slow e quick (l’86% degli apparati) a quelle fast (che Arera indica fra le più adatte per le Pubbliche Amministrazioni se con caratteristiche quali due prese e potenza non superiore a 50 kW) e ultra-fast.
I prezzi spaziano dai 700 euro dei dispositivi ideati per le famiglie, agli oltre 80 mila per le ricariche ultra-veloci a uso degli operatori professionali di ricarica, con un prezzo unitario per ogni kW installato che va da 36 a 580 euro, in relazione alla velocità di ricarica (quindi potenza elettrica in gioco).
Altro elemento importante preso in considerazione è il consumo in Stand By dei dispositivi. Circa 1 dispositivo su 3 consuma costantemente tra 20 e 30 W e l’80% dei dispositivi non consuma più di 30 W. Solo 1 dispositivo su 5 risulta avere consumi trascurabili (inferiori a 5 W).
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