A Trento, lo storico quartiere di Piedicastello potrà beneficiare degli interventi di riqualificazione energetica previsti nella proposta italiana/trentina, ARV Destra Adige-Piedicastello, promossa dalla Provincia, nell’ambito del relativo bando europeo, e appoggiata dall’Amministrazione comunale, che vede come protagonisti, diversi enti che hanno collaborato anche con il Politecnico di Torino: Eurac Research, Itea Spa, Patrimonio del Trentino Spa, Università di Trento, Habitech e Dolomiti Energia.
Norvegia, Danimarca, Olanda, Repubblica Ceca, Spagna e Italia sono i principali Paesi europei partner del progetto ARV, che ha ottenuto dalla Comunità europea un finanziamento di 20 milioni di euro, 2,5 dei quali verranno investiti appunto su Trento.
Gli interventi di riqualificazione previsti nello storico quartiere di Trento e i dettagli del progetto Arv, distintosi tra altri 115 concorrenti nel suo promuovere il concetto di Comunità circolari climatiche e positive (Cpcc), sono stati presentati in occasione della conferenza stampa tenutasi alle Gallerie di Piedicastello. Presenti l’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, l’assessora comunale con delega in materia di politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo, Elisabetta Bozzarelli, e il coordinatore del progetto di Eurac Research, Daniele Vettorato. Presenti anche i rappresentanti degli altri enti partecipanti al progetto: Itea Spa, Habitech, Università di Trento, Dolomiti Energia e Patrimonio del Trentino Spa.
Gli ambiti di intervento contenuti nel progetto ARV Destra Adige – Piedicastello prevedono:
1) Prefabbricazione in legno ed economia circolare
In Trentino il legno è materia prima locale e circolare. Come noto, esistono già diverse tecnologie e filiere economiche legate all’utilizzo del legno in edilizia e il Trentino è sicuramente all’avanguardia e apripista in Europa. ARV promuove l’applicazione su larga scala di queste tecnologie, proponendo soluzioni prefabbricate e modulari per la riqualificazione di edifici esistenti, ma anche per la loro sopraelevazione e per le nuove costruzioni. In particolare, è prevista la riqualificazione di un complesso abitativo ITEA di circa 100 appartamenti e la costruzione di un nuovo edificio prefabbricato in legno nell’area Ex-Italcementi.
2) Il superbonus di quartiere
Mediante l’attivazione di un “One Stop Shop”, ovvero di uno sportello unico, il progetto va oltre il Superbonus 110%, promuovendo la rigenerazione urbana di interi quartieri (partendo da Piedicastello). In pratica, ci si sposta da una visione di efficientamento di condominio a una di efficientamento di quartiere, con ampie ricadute sui settori sociale, territoriale, industriale ed economico. I proprietari di case singole e i condomini del quartiere potranno optare volontariamente di aderire al progetto e contribuire a rigenerare, non solo il proprio edificio, ma anche parti di quartiere. È quindi un approccio sistemico che vede la partnership pubblico-privata come motore del cambiamento. Come può avvenire tutto ciò? Innanzitutto, lavorando sulle economie di scala, ovvero sull’aggregazione della domanda: non più un edificio alla volta, ma interi settori urbani, i.e. 5 o 20 edifici alla volta, rigenerando anche gli spazi urbani e lavorando inoltre sul concetto di comunità energetica, ovvero un quartiere che produce e scambia energia al suo interno.
3) Geotermia in galleria
Innovazione tecnologica a servizio della città per produrre energia termica in quelle che vengono chiamate “geostrutture energetiche”. Le gallerie di Piedicastello, cicatrice urbana da poco rimarginata, diventano una opportunità per produrre energia pulita. Lasciando inalterata la loro funzione espositiva, attualmente in essere, in esse viene accoppiata la funzione “produzione energetica”. In pratica, sfruttando tecnologia made in Italy (brevetto del Politecnico di Torino), riusciamo a foderare con sonde geotermiche l’interno delle gallerie e a scambiare energia sia d’inverno – per riscaldare – che d’estate – per raffrescare. Il progetto ARV finanzia un prototipo di alcuni metri per provarne il funzionamento. Se di successo, questo sistema ha un alto potenziale di replicazione: per tutta l’estensione delle Gallerie di Piedicastello e, in futuro, per altre Gallerie, incluso l’interramento ferroviario di diversi Km previsto a Trento.
4) Mobilità sostenibile
Viene sviluppata una proposta di riqualificazione per il parcheggio ex-Zuffo, che diventa un modello di parcheggio scambiatore dotato di servizi all’avanguardia per la mobilità elettrica, attività commerciali per i pendolari e parte integrante dell’area Destra Adige.