Nelle Marche sono oggi 64 i Comuni che hanno dato adesione al Patto dei sindaci per il clima e l’energia.
Ai 51 già presenti, se ne sono infatti aggiunti altri 13 che hanno firmato l’intesa in Regione la scorsa settimana e partecipano al progetto europeo “Empowering-H2020”, coordinato da Sviluppo Marche (Svim) che ha attivato un tavolo territoriale per le politiche energetiche sostenibili per raggiungere gli obiettivi: riduzione delle emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030, miglioramento dell’efficienza energetica e uso di energie rinnovabili per contrastare gli effetti del cambiamento climatico.
I nuovi Comuni aderenti sono: Altidona, Campofilone, Fano e undici Comuni coordinati dal Consorzio intercomunale servizi (Cis) Vallesina (Castelbellino, Castelplanio, Maiolati Spontini, Mergo, Monte Roberto, Montecarotto, Poggio San Marcello, Rosora, San Paolo di Jesi, Serra San Quirico, Staffolo).
«È stato raggiunto un risultato importante, un ulteriore passo in avanti, ma il traguardo dovrà essere il 100 per cento delle adesioni», ha commentato l’assessora all’Energia Manuela Bora, ambasciatrice del Patto dei sindaci.
«Il ruolo dei Comuni è fondamentale nella riduzione dei gas serra. Conoscono i problemi, le esigenze, sono gli enti locali più vicini ai cittadini che vanno coinvolti per tradurre gli impegni in azioni e investimenti».
Dai piccoli Comuni, ha detto il presidente Anci Marche Maurizio Mangialardi, «viene la spinta per realizzare le buone pratiche dal basso. Il Patto ha il pregio di valorizzare quanto di buono le piccole realtà stanno portando avanti sul territorio».
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