In Italia continua il trend di crescita delle bollette dell’energia per i clienti in tutela. Nel quarto trimestre del 2021 è previsto un incremento del 29,8% per l’elettricità e del 14,4% per il gas.
Confermati quindi i rincari delle bollette nonostante l’intervento dei giorni scorsi del Governo che, con l’approvazione del decreto “Misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale”, ha annullato transitoriamente gli oneri generali di sistema e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà.
Grazie a questa manovra, sarà attutito l’impatto dei rincari su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese. L’aumento dei prezzi delle materie prime e le alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2 avrebbero infatti portato ad un aumento superiore al 45% della bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% di quella del gas.
Nello specifico, per l’elettricità nel 2021 la spesa annuale per la famiglia-tipo sarà di circa 631 euro, con una variazione di circa il 30% rispetto al 2020 (che corrispondono a un aumento di circa 145 euro su base annua). La spesa annuale della famiglia-tipo per la bolletta gas nel 2021 sarà di circa 1.130 euro, con una variazione del +15% circa rispetto al 2020 (che corrispondono a un aumento di circa 155 euro su base annua).
Gli aumenti, a livello internazionale, sono legati al trend di forte crescita delle quotazioni delle principali materie prime energetiche; in particolare, i prezzi europei del gas sono cresciuti di oltre l’80% nel terzo trimestre del 2021 rispetto al secondo, con picchi nei mercati all’ingrosso di oltre 70 euro/MWh nella seconda metà di settembre (contro i circa 20 euro/MWh di inizio anno).
Prezzi correlati anche al prezzo della CO2 che, dalla fine del mese di agosto di quest’anno, si è attestato oltre i 60 euro/tCO2 (28euro/tCO2 nello stesso periodo del 2020).
«Siamo in presenza di un ulteriore incremento del costo delle materie prime, più ampio ed imprevedibile del precedente», spiega Stefano Besseghini, presidente di Arera. «L’intervento del Governo, cui abbiamo fornito il necessario supporto tecnico, ammorbidisce gli effetti in una fase delicata della ripresa per proteggere i consumatori più fragili. Accanto all’attenzione alle famiglie in più grave difficoltà, è ormai evidente l’ampia percentuale di famiglie e imprese che, pur essendo “nella media”, fatica a sopportare la quotidianità. È a maggior ragione necessario un continuo lavoro per sfruttare tutte le opportunità per una riduzione strutturale dei costi energetici».