La giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera nella quale si autorizza il presidente a manifestare l’interesse per la selezione di proposte volte alla realizzazione di siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse.
Si tratta di una adesione a un avviso del Ministero della Transizione ecologica per l’assegnazione di risorse tra le Regioni e Province autonome cui seguirà, a cura della Regione, la pubblicazione di un bando per selezionare delle proposte da finanziare nell’ambito del PNRR (Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 3.1 “Produzione in aree industriali dismesse”), finanziato dall’Unione Europea – Next Generation EU.
«Venezia e il Veneto rappresentano un soggetto ideale per sviluppare un Polo dell’idrogeno» spiega l’assessore regionale allo Sviluppo economico ed energia Roberto Marcato. «A partire da Venezia, si potrebbero individuare altri distretti/filiere su tutto il territorio regionale ove realizzare le applicazioni in argomento fino alla creazione di una vera e propria filiera regionale dell’idrogeno. L’obiettivo della nostra regione è diminuire sempre di più la dipendenza energetica da altri paesi. Pandemia e crisi dovuta all’aumento dei costi energetici e delle materie prime impongono di ragionare in prospettiva. E il Veneto è pronto a spiccare il volo grazie alle sue eccellenze in campo di ricerca e innovazione tanto quanto in quello produttivo».
La dotazione finanziaria complessiva stanziata per l’investimento nel PNRR a livello nazionale è di 500 milioni di euro e verrà ripartita tra le Regioni e le Province autonome che avranno manifestato interesse sulla base di tre parametri: produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili rispetto all’energia elettrica totale consumata, valore aggiunto nella produzione dell’industria manifatturiera, popolazione. Una quota, non inferiore al 50% della dotazione finanziaria prevista, è riservata alle Regioni del Mezzogiorno.
I progetti di investimento dovranno essere selezionati entro il 30 maggio 2022 e dovranno essere ultimati entro il 31 dicembre 2025. Non sono ammessi progetti già avviati.
L’obiettivo è quello di promuovere a livello locale la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell’idrogeno nell’industria e nei trasporti attraverso la creazione di aree industriali con economia in parte basata su idrogeno, con importanti ricadute sulla riduzione delle emissioni di CO2 e degli inquinanti derivanti dall’impiego dei combustibili fossili, occupazionali, di R&S.