Caro bollette, Decaro (Anci): “Governo intervenga, sono a rischio i servizi essenziali”

by Davide

Antonio Decaro, presidente di Anci e sindaco di Bari è intervenuto sul tema del caro bollette rilasciando un’intervista a RaiNews24.

Decaro ha affermato: «Con l’illuminazione pubblica i Comuni italiani danno luce a tutto il Paese. Ma senza ristori i rincari delle bollette potrebbero non solo spegnere le nostre città, ma avere ripercussioni anche sui bilanci e sui servizi essenziali».

«Giovedì 10 febbraio abbiamo scelto di spegnere per qualche minuto monumenti ed edifici pubblici simbolici, per richiamare l’attenzione del Governo. E’ un problema che riguarda tutti, dalle aziende, alle famiglie fino agli enti locali. Nei bilanci dei Comuni il costo dell’energia oscilla intorno al miliardo e ottocento milioni. Un rincaro stimato del 30 per cento non ci permetterebbe di chiudere i bilanci e potremmo essere costretti a tagliare servizi essenziali, a cominciare dalla pubblica illuminazione che svolge un ruolo fondamentale anche in termini di sicurezza urbana».

Antonio Decaro ha anche ricordato come, a causa della pandemia, i Comuni si siano visti ridurre in maniera importante la capacità fiscale: «Due anni fa lo Stato ci ha ristorato con 7 miliardi di euro mentre 4 sono stati i miliardi ricevuti lo scorso anno. Quest’anno non abbiamo ancora ricevuto nulla: grazie alla lenta ripresa economica si spera di recuperare il gap, ma non avverrà del tutto. Aumenteranno, ad esempio, di circa 600 milioni i costi per il rinnovo del contratto dei dipendenti. E’ evidente che non possiamo permetterci costi ulteriori per l’energia».

Basteranno gli annunciati ulteriori quattro miliardi di euro che il governo si appresta a mettere a disposizione?

«Il nostro calcolo» è sempre Antonio Decaro a parlare «è di un aumento sull’intero anno di 550 milioni di euro. Potremmo chiudere i bilanci con una cifra inferiore, sempre che le previsioni degli economisti siano esatte e che a marzo i costi dell’energia tornino a scendere».

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