Il consiglio regionale della Liguria ha approvato all’unanimità la risoluzione in materia di “Promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche” (L.R 13/2020) che, tra l’altro, impegna la giunta a produrre un disegno di legge di emendamento, utile a introdurre le novità statali previste dal d.lgs. 199/2021, che modificano il ruolo dell’Arera, del Gse e il sistema incentivante.
«La generazione e l’utilizzo dell’energia è da tempo fattore di criticità per ogni ipotesi di attività economica e sociale, nonché uno degli elementi centrali della tutela ambientale» sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti. «In questo scenario le Comunità energetiche rappresentano una strada concreta e realistica per intraprendere una transizione green, che non segua solamente fantasiose e demagogiche idee, ma che offra concrete soluzioni a famiglie e imprese. La Liguria, grazie al lavoro congiunto di tutta l’aula è stata tra le prime regioni italiane a istituire le comunità energetiche, riconoscendo alle stesse un ruolo strategico, non solo per l’ambiente, ma anche per le tasche di condomini, famiglie e imprese che potranno autoprodurre e autoconsumare collettivamente energia».
Sempre Benveduti ha aggiunto: «Sul tema, Regioni e Province Autonome stanno definendo con il Ministero i contenuti di un bando, in attuazione della Misura M2 C2 Investimento 1.2 del PNRR, dedicato alla realizzazione di investimenti per le comunità energetiche rinnovabili e l’autoconsumo collettivo, con una dotazione complessiva nazionale di 2,2 miliardi di euro. “Con la linea d’intervento, che il Ministero si appresta ad attivare, andremo a soddisfare primariamente le necessità dei piccoli comuni, con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti».