Lo scorso 18 maggio la Commissione europea ha presentato il piano REPowerEU. Si tratta di un pacchetto di misure adottato per ridurre la dipendenza degli Stati membri dai combustibili fossili russi e per accelerare lo sviluppo di nuovi impianti da fonti rinnovabili.
Per raggiungere questo obiettivo, saranno mobilitati circa 300 miliardi di euro. Sul fronte delle energie rinnovabili, l’Unione europea intende raddoppiare la capacità fotovoltaica installata in Europa. Potrebbero quindi essere installati 320 GW di nuovi impianti entro il 2025 e 600 GW entro il 2030. Il progetto intende introdurre l’obbligo di installazione di impianti solari sui tetti dei nuovi edifici pubblici, commerciali e residenziali. Sono previste due scadenze: l’obbligo sarà introdotto entro il 2025 per gli edifici pubblici e commerciali, ed entro il 2029 per quelli residenziali.
Non solo: l’Unione europea punta a snellire gli iter burocratici. Per questo chiede agli Stati membri di istituire zone di riferimento specifiche per lo sviluppo delle rinnovabili mediante procedure di autorizzazione abbreviate e semplificate. Per agevolare l’individuazione di tali zone, la Commissione mette a disposizione uno strumento di mappatura digitale che identifica le aree sensibili da un punto di vista ambientale.
E ancora, la Commissione punta a raddoppiare il tasso di diffusione delle pompe di calore, a introdurre un piano d’azione per il biometano e per lo sviluppo di idrogeno verde.
Infine, la Commissione alza il target di copertura delle rinnovabili sulla domanda di energia in Europa, dal 40% al 45% entro il 2030.
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