L’assemblea dei soci di CPL Concordia si è riunita lo scorso 10 giugno per approvare i risultati al 31 dicembre 2021.
I dati del bilancio riclassificato evidenziano un valore della produzione a 290 milioni di euro, ovvero in crescita del 4% rispetto al 2020, e un patrimonio netto salito a 132 milioni.
Il margine operativo lordo è pari a 20,7 milioni di euro, e rappresenta il 7,1% del valore della produzione. Il rapporto tra debiti finanziari e margine operativo lordo è pari a 1,42x. L’utile d’esercizio si attesta a 1,2 milioni di euro.
Gli investimenti per 15 milioni di euro hanno riguardato principalmente la gestione calore, la pubblica illuminazione, l’acquisto di software e dispositivi a sostegno della trasformazione digitale.
«CPL nel quadriennio ha avuto una decisa ripresa in termini di volumi e marginalità» commenta il presidente Paolo Barbieri. «Ora vogliamo continuare a crescere in modo sostenibile, approfittando anche delle grandi opportunità e conseguente spinta che potrebbero derivarci anche dal PNRR, proponendosi come partner qualificato di soggetti pubblici e privati a servizio della transizione energetica e digitale. Siamo attenti agli sviluppi dell’idrogeno e del biometano in qualità di progettisti e costruttori d’impianti».
«Nell’ultimo quadriennio CPL è passata dai 220 milioni di euro di Valore della produzione sviluppati nel corso del 2017 ai 290 milioni del 2021, nonostante l’effetto del Covid e dell’aumento delle materie prime e dell’energia», afferma direttore generale Pierluigi Capelli.
Nello stesso periodo l’Ebitda si è mantenuto su valori del 7% circa mentre ha subito un miglioramento la PFN che si è ridotta dai 139 milioni di euro del 2017 ai 29,4 milioni del 2021.
«Oggi riteniamo che la nostra Società abbia tutti i fondamentali a posto per poter crescere e sviluppare ulteriori volumi di fatturato con marginalità adeguate» prosegue Capelli. «La provvista finanziaria per nuovi investimenti è già stata ottenuta, dato che a gennaio 2021 CPL ha ottenuto un finanziamento di 43 milioni di euro da alcuni importanti istituti di credito nazionali, assistito dalla garanzia di SACE».
Anche in un anno difficile come il 2021 l’occupazione è stata tutelata, e registra una sostanziale tenuta, con 1.500 unità. Tra le politiche di sviluppo e organizzazione delle competenze si inquadra l’investimento di 1,7 milioni di euro in piani per la formazione del personale.
Nel portfolio lavori pluriennali, da oltre 1 miliardo di euro, tra le più significative acquisizioni dei primi mesi del 2022 si segnalano: l’accordo quadro di 6 anni, per l’affidamento dei servizi integrati di manutenzione e gestione degli immobili e degli impianti in uso alla Regione Toscana; Il Global service di 11 anni per l’Ospedale Galliera di Genova; il contratto di 9 anni con l’Ospedale di Baggiovara di Modena, per la costruzione e la conduzione di un impianto di trigenerazione; l’accordo quadro triennale con un player nazionale per la fornitura, l’istallazione e la manutenzione delle apparecchiature per il telecontrollo dei gruppi di riduzione finale metano digitali.