Il XX° Congresso Nazionale di AIDI si è svolto il 20 e 21 giugno a Napoli presso l’Hotel Royal Continental puntando su tre focus tematici: il rapporto tra la luce e l’ambiente, le nuove frontiere dell’illuminazione urbana e la necessità, sia per le aziende sia per i professionisti, di progettare una luce sempre più efficace, flessibile, dinamica e di elevata qualità che si possa tradurre non solo in un maggiore benessere dell’individuo, ma anche di quello dell’ecosistema.
Durante i convegni, gli incontri e le tavole rotonde sono emersi contenuti, proposte e visioni che costituiranno la base di un “Manifesto della luce” che cercherà di fare chiarezza su tematiche importanti e strategiche per chi opera nel settore dell’illuminazione. Il manifesto sarà promulgato a breve dall’Associazione culturale che ha come sua mission principale proprio quella di divulgare la cultura della luce.
Sono intervenuti al Congresso oltre 50 relatori tra professionisti, docenti, esperti, aziende e utility. Tanti gli ospiti presenti: l’economista Carlo Cottarelli, l’architetto e lighting designer Piero Castiglioni, il presidente di Assoluce Carlo Urbinati, il presidente dell’Associazione della Fisica tecnica italiana Filippo de’ Rossi, la presidente di AILD (Associazione italiana lighting design) Patrizia De Masi, il direttore dell’Osservatorio digital innovation del Politecnico di Milano Giulio Salvadori, il presidente e Co-Founder di The FabLab e divulgatore scientifico Massimo Temporelli e il lighting designer inglese Michael Grubb.
«Il titolo del Congresso: “Lo sviluppo della luce nell’era delle transizioni”» spiega Gian Paolo Roscio, presidente AIDI – ci proietta immediatamente nella realtà di un momento storico, culturale e sociale molto importante dove l’illuminazione può giocare un ruolo fondamentale nella partita dell’innovazione e della sostenibilità ambientale. Comprendere il presente per essere pronti nel prossimo futuro: questo l’obiettivo culturale di questa iniziativa, tenendo conto che il presente è già molto più avanti di quello che possiamo pensare. La rapida evoluzione che sta coinvolgendo il comparto non consente pause nella formazione e nell’aggiornamento e il Congresso rappresenta un fondamentale momento di crescita, aggregazione e condivisione che può aiutare tutti gli operatori ad affrontare meglio le trasformazioni richieste ai professionisti e alle aziende del settore».