Il dipartimento dell’Energia della Regione Siciliana ha approvato l’elenco dei 301 Comuni dell’Isola che riceveranno i contributi per la costituzione di “Comunità di energie rinnovabili e solidali”
Nel complesso, la Regione finanzierà quasi 4 milioni di euro (3.835.338 euro) per la realizzazione di associazioni composte da cittadini, condomìni, attività commerciali, Pubbliche Amministrazioni locali, piccole e medie imprese, cooperative, che uniranno le forze per dotarsi localmente di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Le domande di partecipazione sono arrivate da Comuni di ogni provincia dell’Isola e, mediamente, riguardano la costituzione di almeno due comunità per territorio. Tra i capoluoghi di provincia, i contributi più alti sono stati assegnati alle città di Palermo (63.398 euro) e di Messina (33.196), e poi Siracusa (27.804), Ragusa (22.730), Caltanissetta (20.867), Agrigento (20.228) ed Enna (15.017).
Il decreto con l’approvazione delle istanze ammissibili e l’elenco dei beneficiari è stato pubblicato sul portale istituzionale della Regione Siciliana.
I Comuni ammessi alle agevolazioni potranno ottenere dal dipartimento dell’Energia un’anticipazione pari al 40% del contributo totale e l’Amministrazione regionale accompagnerà gli enti locali nelle diverse fasi del processo fino alla definitiva costituzione delle comunità.
«Quella delle comunità energetiche è una novità assoluta con un importantissimo contenuto solidale» afferma il presidente Nello Musumeci. «Seguendo questo percorso, in Sicilia presto potremo produrre e fornire a livello decentralizzato energia pulita. E soprattutto, cosa non meno importante in questa particolare fase storica, a prezzi accessibili. Come promesso, il mio governo sta lavorando fino all’ultimo giorno di legislatura per mantenere gli impegni presi con i siciliani».
«Le amministrazioni pubbliche hanno un ruolo fondamentale nell’attivazione delle Cer, per questo riteniamo importante aiutare i comuni a far partire questi nuovi modelli energetici che devono essere costruiti su misura in base al tipo di territorio, alle esigenze dei cittadini e alle tipologie di fonti di energia alternativa più adatte fino alla realizzazione di un piano energetico che consenta la sostenibilità della comunità» precisa l’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità, Daniela Baglieri.
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