A Trieste sono partiti i lavori per gli interventi ambientali nell’area dell’ex Ferriera di Servola.
Si tratta del primo intervento pubblico, a livello nazionale, di bonifica e re-industrializzazione, nel quale pubblico e privato concorrono al risanamento ambientale e alla riqualificazione produttiva di aree industriali contaminate.
L’intervento è coordinato dal Commissario straordinario Massimiliano Fedriga – nella persona del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia – nell’ambito dell’Accordo di programma firmato nel 2020 da Ministero dell’Ambiente, Ministero dello Sviluppo economico, Regione, Comune, Autorità portuale e soggetti privati.
Invitalia, che opera in qualità di stazione appaltante per il Commissario straordinario per l’area della Ferriera di Servola, è soggetto attuatore degli interventi pubblici per la bonifica e la messa in sicurezza delle aree dello stabilimento siderurgico e ha curato le procedure di gara per affidare le indagini geognostiche e idrogeologiche a supporto del progetto di messa in sicurezza della Ferriera, la progettazione definitiva, il rilievo plano-altimetrico, la progettazione esecutiva e la verifica della progettazione definitiva ed esecutiva nonché la gara per affidare i lavori.
I lavori, finanziati con risorse pubbliche statali e regionali garantendo livelli di sicurezza per l’ambiente e per i lavoratori, prevedono la riqualificazione produttiva del sito, che si integra con gli interventi di decarbonizzazione e riconversione dell’acciaieria.
In particolare, le opere di messa in sicurezza – che valgono complessivamente oltre 30 milioni di euro – hanno l’obiettivo di evitare che le acque di falda inquinate arrivino a mare intercettandole ed inviandole ad un impianto per abbattere la contaminazione.
L’intervento consentirà anche l’immediato riutilizzo delle aree occupate dall’impianto siderurgico, investite dalla riconversione sostenibile del Gruppo Arvedi. Inoltre, la messa in sicurezza delle aree logistiche permetterà l’avanzamento dell’intervento di sviluppo del Porto di Trieste, finanziato dal PNRR/PNC, a cura dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.
I lavori dureranno 2 anni nel corso dei quali le attività produttive e di riconversione operate dagli altri soggetti potranno proseguire senza interferenze significative.