Il consiglio regionale della Liguria ha approvato all’unanimità il Disegno di legge 128 che interviene, a seguito dell’evoluzione del quadro normativo sia europeo sia nazionale riguardante la promozione delle Comunità energetiche rinnovabili, con l’obiettivo di rendere le disposizioni più efficaci alle esigenze territoriali.
Va ricordato che lo scorso febbraio il consiglio regionale aveva già dato l’ok alla risoluzione in materia di “Promozione dell’istituzione delle Comunità energetiche” (L.R 13/2020) che impegnava la giunta a produrre, appunto, un disegno di legge di emendamento, utile a introdurre le novità statali previste dal D.lgs. 199/2021, che modificano il ruolo dell’Arera, del GSE e il sistema incentivante.
L’assessore regionale allo Sviluppo economico e all’Energia Andrea Benveduti ha affermato: «Per affrontare l’attuale situazione di crisi energetica, è necessario attivare tutti gli strumenti possibili per promuovere una transizione energetica, di competenza e buonsenso. In questo scenario, le Comunità energetiche non sono decisive, ma rappresentano una strada concreta per abbinare fruttuosamente, bilanciandole, la produzione e il consumo di energia elettrica. Con l’approvazione di questo Disegno di legge, giunge al termine il lungo e proficuo percorso di confronto con i colleghi del consiglio e i nostri tecnici, che personalmente ringrazio per il lavoro svolto e consente a Regione Liguria di adeguarsi alla normativa nazionale, allargando oltretutto la struttura del tavolo tecnico su due livelli: uno istituzionale con funzioni di indirizzo che prevede, tra l’altro, la partecipazione dell’Università degli Studi di Genova, Anci Liguria e gli energy manager della Pubblica amministrazione; un osservatorio di ascolto e consultazione che prevede la convocazione di associazioni, professionisti e, in caso di necessità, cittadini di una determinata comunità coinvolta».
Tali modifiche sono coerenti con l’attuazione del PNRR, attraverso la misura M2C2, che mira a finanziare le Comunità energetiche rinnovabili anche nei comuni liguri con meno di 5mila abitanti. Una specifica misura è prevista nel Por Fesr 2021-2027.
Il Ddl ha semplificato la procedura di avvio delle CER, abrogando le previsioni di deposito di documentazione burocratica.
«Regione Liguria sarà protagonista delle attività di regolamentazione e di animazione, nonché di finanziamento considerando le dinamiche di mercato, in quanto molti operatori hanno già mostrato la propria disponibilità a essere attori protagonisti di questo percorso con progetti per le comunità liguri» ha aggiunto Benveduti.