L’offerta Consip di contratti per l’acquisto di beni e servizi – da utilizzare attraverso l’adesione a convenzioni, accordi quadro, contratti quadro – nel dato aggiornato al 31 gennaio è pari a 17,7 miliardi di euro, che diventano 22,3 miliardi di euro includendo anche le estensioni possibili dei massimali contrattuali.
Lo comunica la società in una nota in cui viene specificato che si tratta di un’offerta distribuita su 73 contratti (per complessivi 340 lotti) e ripartita su cinque ambiti di spesa:
– ICT – che include infrastrutture, licenze, dispositivi, servizi professionali e di supporto, servizi di sicurezza, servizi di telefonia e comunicazione – con un’offerta pari a 9,4 miliardi di euro (53% del totale);
Building Management – beni e servizi per gli immobili e servizi al territorio – per cui sono disponibili contratti per 4,3 miliardi di euro (pari al 25% dello scaffale disponibile);
Energia e Utility – che include carburanti, elettricità e gas, per cui sono disponibili contratti per oltre 2,5 miliardi di euro (pari al 14% dello scaffale disponibile);
Sanità – che include apparecchiature elettromedicali, dispositivi, farmaci e servizi sanitari – per cui sono disponibili contratti per 0,8 miliardi di euro (4%);
Beni e Servizi – che include diverse merceologie, tra cui quelle del settore veicoli, mobilità e trasporti e quello dell’alimentazione, ristorazione e buoni pasto – con un’offerta pari a 0,7 miliardi di euro (4%).
Fra le iniziative attive, ve ne sono 33 – per un valore disponibile totale superiore ai 7,5 miliardi di euro – che possono essere utilizzate dalle Pubbliche Amministrazioni anche per gli acquisti funzionali ai progetti PNRR/PNC, avendo recepito nella documentazione di gara o in fase post gara, i requisiti DNSH (Do no significant harm) in materia di impatto ambientale, e quelli previsti dall’art.47 del DL 77/2021 (tutela della parità di genere).
L’offerta Consip è destinata a crescere nei prossimi 6 mesi con una serie di iniziative in attivazione, del valore totale di oltre 7 miliardi di euro, di cui 1,5 mld nel settore Energia, Utility e Building Management, 2,6 mld nell’ICT, 2,5 mld in ambito Beni e Servizi e 0,4 mld/€ nella Sanità.
Fra i contratti di prossima attivazione, oltre 3,5 miliardi di euro saranno utilizzabili anche per gli acquisti del PNRR/PNC.
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