Nei giorni scorsi l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera) ha tenuto un’audizione in Commissione Finanze della Camera in occasione della discussione sulla proposta di legge relativa alle agevolazioni fiscali per l’acquisto di veicoli elettrici (“Modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90 – AC 1973”).
Oggetto principale dell’audizione è stata l’introduzione dello “smart charging”, un sistema di ricarica mediante il quale incentivare le ricariche elettriche nelle ore e nelle zone più adatte attraverso l’introduzione di segnali di prezzo o vincoli di quantità.
Questo sistema eviterebbe il possibile aumento dei costi dovuti agli investimenti che sarebbero necessari sulla rete in caso di “picchi” di prelievo contemporanei.
Si teme infatti che con l’aumento del numero di veicoli elettrici in circolazione sarà necessaria maggiore energia elettrica, stimata in 2 TWh per ogni milione di auto. In tal caso l’impatto maggiore lo subirebbe la rete di distribuzione.
«Creare un sistema che sfrutti i momenti in cui la rete è più scarica o coniugare la ricarica con la disponibilità locale di generazione elettrica da fonti rinnovabili può determinare benefici economici su tutti gli utenti del sistema elettrico, in ragione delle minori necessità di investimento per il potenziamento delle reti attuali finanziati attraverso le tariffe applicate ai clienti», ha commentato Stefano Besseghini, presidente di Arera.