La rete di stazioni di ricarica dovrà crescere fino a superare i 309 milioni di unità a livello globale entro il 2040.
Questo è quanto emerge dall’Electric Vehicle Outlook, la pubblicazione annuale di Bloomberg NEF che esamina come l’elettrificazione, la mobilità condivisa e la guida autonoma avranno un impatto sul trasporto stradale da oggi fino al 2050.
Secondo il report di Bloomberg le prospettive per l’adozione dei veicoli elettrici stanno diventando molto più rosee, grazie a una combinazione di fattori come la maggiore sensibilità dei governi nei vari Paesi, la riduzione dei costi delle batterie, il gran numero di infrastrutture di ricarica in costruzione e i crescenti impegni da parte delle case automobilistiche nella mobilità elettrica. Per questo motivo le vendite di veicoli elettrici ad uso privato sono destinate ad aumentare notevolmente nei prossimi anni, passando da 3,1 milioni nel 2020 a 14 milioni nel 2025.
Secondo lo scenario di transizione economica disegnato dal report, entro il 2040 la rete di ricarica dovrà crescere fino a superare i 309 milioni di stazioni a livello globale. Il totale sarà dominato dalle colonnine domestiche, che in questo lasso di tempo dovrebbero raggiungere i 270 milioni di unità e rappresentare l’87% della rete totale. Oltre a questi, saranno necessari 24 milioni di colonnine pubbliche, 12 milioni di stazioni aziendali e 4 milioni di caricabatterie per autobus e camion.
Invece per raggiungere lo scenario Net Zero, cioè il protocollo che punta a eliminare le emissioni di CO2, il numero richiesto di stazioni di ricarica aumenta a 504 milioni di colonnine entro il 2040 e a 722 milioni entro il 2050. Ciò richiede un investimento complessivo di 939 miliardi di dollari entro il 2040 e 1,6 trilioni di dollari entro il 2050. Circa il 47% dell’investimento aggiuntivo richiesto tra lo scenario di transizione economica e lo scenario Net Zero riguarda le infrastrutture di ricarica per autocarri e autobus.