Il Comune di Calderara di Reno, in provincia di Bologna, pianifica una strategia per fronteggiare la crisi energetica con una serie di interventi, varata dalla Giunta e basata su tre linee (come riporta il sito dell’amministrazione comunale), che corrispondono ad altrettanti obiettivi da raggiungere: efficientamento delle strutture e delle infrastrutture per la comunità; sviluppo di un’economia green, ed efficientamento delle strutture comunali.
Efficientamento delle strutture e infrastrutture per la comunità
Gli interventi saranno molteplici, tra cui la creazione di quattro Comunità energetiche, lo spegnimento della pubblica illuminazione nelle strade extraurbane, garantendola nei centri abitati e nelle intersezioni per motivi di sicurezza;
lo spegnimento della pubblica illuminazione nei parchi, nei giardini pubblici, e nelle piste ciclabili a partire dalle ore 23 di ogni giorno; lo spegnimento di tutta la restante pubblica illuminazione un’ora prima di quanto attualmente praticato;
lo spegnimento entro le ore 23 di insegne e monitor televisivi utilizzati per scopi pubblicitari, entro le ore 23; sono escluse le insegne di attività notturne che vanno spente alla chiusura; la non installazione di luminarie durante il periodo natalizio, ma di addobbi che non richiedono energia elettrica.
In merito alle Comunità energetiche a Calderara ne verranno costituite quattro: Nido Mimosa, nel quale sono già installati i pannelli fotovoltaici e sarà la prima ad essere attivata; Municipio di Piazza Marconi; scuola dell’infanzia a Lippo e scuola elementare di Longara.
Queste quattro comunità energetiche saranno in grado di garantire l’autoconsumo di questi edifici, nonché l’adesione, a seguito di avviso pubblico, dei cittadini, in modo che, senza cambiare fornitore, possano beneficiare dei contributi economici provenienti da tali comunità.
Per quanto riguarda lo sviluppo di un’economia green viene prevista la costituzione di un fondo comunale a fondo perduto di 100mila euro per spingere i cittadini all’installazione di pannelli fotovoltaici condominiali o su abitazioni uni o plurifamiliari, a integrazione degli incentivi statali già in vigore, senza oneri per i cittadini; la riduzione dell’uso del riscaldamento per gli esercizi all’aperto.
Infine per l’efficientamento delle strutture comunali vi sono alcuni provvedimenti: l’abbassamento della temperatura interna negli edifici pubblici a 19°, comprese, palestre, impianto sportivi e scuole, riducendone l’accensione, anche in deroga rispetto al Piano nazionale per il contenimento dei consumi, di due ore al giorno, ad eccezione degli edifici che ospitano soggetti fragili, asilo nido e centro diurno anziani; la chiusura delle sedi comunali almeno un giorno alla settimana; la riorganizzazione degli uffici comunali.