La giunta del Comune di Treviso ha approvato la proposta dell’azienda Regalgrid Europe per l’installazione di pannelli fotovoltaici nella città finalizzata alla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile che utilizzerà come modelli tre edifici scolastici: scuola Pascoli di Santa Maria del Rovere, Manzoni di Sant’Antonino e Rambaldo degli Azzoni di San Giuseppe sui quali verrebbero installati pannelli fotovoltaici di ultima generazione.
Un modello particolarmente virtuoso, promosso a livello regionale da un accordo quadro sottoscritto da Anci Veneto e Regalgrid, con l’obiettivo di permettere anche a chi non possiede un impianto fotovoltaico o a chi desidera installarne uno in comproprietà, condividendo l’eccesso energetico con un utente vicino.
Con i nuovi impianti, dotati di monitoraggio integrato, predisposizione e gestione attiva di altre risorse energetiche (fra i quali pompe di calore o colonnine di ricarica per veicoli elettrici), i tre edifici potrebbero auto-consumare direttamente il 30% dell’energia prodotta con un notevole risparmio, stimato fra i 1.260 e i 4.000 euro (in base ai consumi) rispetto alle attuali bollette.
L’eccesso di energia rinnovabile generata e non consumata verrebbe poi messo a disposizione della Comunità energetica locale, costituita da soggetti consumatori localizzati nelle vicinanze, sia pubblici o residenziali che aziende o strutture sportive, ricettive e negozi, comprese le stazioni di ricarica.
Alla fase di simulazione e pre-progettazione seguirà ora quella di progettazione operativa con analisi campione per validare le ipotesi formulate nel primo step.
Nella terza fase, invece, si procederà con l’installazione degli impianti, a cui seguirà la costituzione della Comunità energetica, coinvolgendo direttamente i portatori di interesse.
«Le Comunità energetiche rappresentano il futuro sia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale sia per l’attuazione di modelli virtuosi dal punto di vista del consumo energetico», spiega l’assessore alle Politiche ambientali Alessandro Manera. «In questo senso, è stato fondamentale l’apporto di Anci Veneto che ha subito dimostrato grande sensibilità verso il processo di transizione energetica attraverso l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, il contenimento delle emissioni di gas-serra e il miglioramento delle condizioni economiche di accesso alle risorse energetiche per la cittadinanza. In questo momento in cui il costo dell’energia rappresenta un’emergenza per i cittadini e per le aziende, l’attuazione di un progetto di condivisione, fra i primi a livello nazionale, oltre che di accesso alle energie rinnovabile è in grado di portare benefici economici e ambientali».