Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto del ministero dello Sviluppo Economico che definisce gli incentivi per comunità energetiche e autoconsumo collettivo.
Si completa così l’iter che porterà alla creazione di modelli volti alla condivisione dell’energia e all’autoconsumo.
Il decreto, in attuazione dell’articolo 42 -bis, comma 9, del decreto legge 162/2019, individua infatti la tariffa incentivante per la remunerazione degli impianti da fonti rinnovabili che faranno parte delle comunità energetiche o di modelli che premiano l’autoconsumo collettivo.
In particolare, l’energia elettrica prodotta da ciascuno degli impianti a fonti rinnovabili ha diritto, per un periodo di 20 anni, ad una tariffa incentivante in forma di tariffa premio pari a 100 euro al MWh nel caso in cui l’impianto di produzione faccia parte di una configurazione di autoconsumo collettivo, e di 110 euro al MWh nel caso in cui l’impianto faccia parte di una comunità energetica.
Il decreto si applica alle configurazioni entrate in esercizio dal 1° marzo 2020 ed entro i sessanta giorni successivi alla data di entrata in vigore del provvedimento di recepimento della direttiva (UE) 2018/2001. E c’è un’importante novità: i soggetti che beneficiano dello scambio sul posto per gli impianti da fonti rinnovabili entrati in esercizio dal 1° marzo 2020 fino a sessanta giorni successivi alla data di entrata in vigore del presente decreto, possono recedere della convenzione di scambio sul posto con il GSE ai fini dell’inserimento dei medesimi impianti in configurazioni di autoconsumo collettivo o di comunità di energia e, quindi, accedere alla tariffa.
«Adesso privati cittadini, realtà produttive ed enti pubblici possono costituire una comunità e usufruire dei vantaggi a essa connessi», dichiara Gianni Pietro Girotto, presidente della commissione Industria, Commercio e Turismo al Senato. «Sul versante pubblico, in particolare, stiamo promuovendo una mozione rivolta ai rappresentanti eletti nelle istituzioni locali, affinché si impegnino per incoraggiare, sui propri territori di competenza, politiche sociali attive che coinvolgano i cittadini nella promozione e nella creazione di tali configurazioni. Sarà dunque auspicabile che gli enti locali predispongano appositi sportelli informativi per mettere a disposizione dei cittadini tutte le informazioni necessarie alla realizzazione di configurazioni di autoconsumo collettivo e comunità energetiche.
Quello delle comunità energetiche è un universo in grado di innescare un circolo virtuoso di vantaggi e benefici ambientali, sociali ed economici diretti, e puntare a una crescita sostenibile, abbattendo le emissioni inquinanti e riducendone le conseguenze ambientali e sanitarie, fortemente impattanti nei centri urbani».
Per scaricare il testo del Decreto: gazzetta_ufficiale_comunità