Assistal – Associazione nazionale costruttori di impianti, Servizi di efficienza energetica esco e Facility Management – ha promosso un confronto con gli associati per individuare il percorso da intraprendere in vista della “Fase due” dell’emergenza. Da questa iniziativa sono emersi fattori di necessità che fanno riferimento a due categorie specifiche: tutela della sicurezza e sostegno economico.
Per quanto concerne la sicurezza sul lavoro il presidente Angelo Carlini ha affermato:“riteniamo che debbano esserci misure più chiare e di indubbia interpretazione, poiché, in un comparto come quello in cui operiamo, bisogna avere dei riferimenti più evidenti per l’accesso ai cantieri o negli edifici” .
“Inoltre registriamo ancora”, prosegue Carlini “come peraltro accaduto nei primi giorni dell’emergenza, un’oggettiva difficoltà nel reperimento dei Dispositivi di protezione individuale (DPI) e ci domandiamo se disponiamo di un numero tale da garantirne l’approvvigionamento quotidiano per tutti i lavoratori. Le misure di prevenzione, seppur necessarie, incontrano numerose difficoltà di attuazione che necessitano di un orientamento da fornire alle imprese”.
Per questa ragione, comunica l’associazione, c’è la disponibilità a collaborare con gli Enti preposti per la definizione di linee guida specifiche per il comparto che possano fornire prime indicazioni utili alle imprese nello svolgimento delle loro attività per ciò che attiene le distanze minime e l’utilizzo dei DPI, a seconda delle varie circostanze in cui si deve operare, e su una pianificazione e gestione delle attività conciliabile con le misure in atto.
“In merito al sostegno economico” prosegue Carlini, “lo Stato deve attuare ogni sforzo possibile per garantire liquidità alle imprese in tempi consoni alla “fase due”, con misure diverse rispetto a quelle già definite in Decreto Legge, che lasciano la piena discrezionalità agli istituti di credito in merito ai finanziamenti, e inoltre deve necessariamente effettuare il pagamento dei lavori eseguiti con Sal emergenziali immediati, e Sal mensili nella cd. fase due”.
Altra iniziativa necessaria per la rapida ripresa delle attività è lo snellimento delle procedure amministrative per accelerare le aggiudicazioni, la sottoscrizione dei contratti, e il pagamento delle prestazioni effettuate, oltre che l’introduzione immediata dell’innalzamento della percentuale prevista per l’istituto della “anticipazione” del prezzo per i contratti pubblici al 50%.
Sono necessarie anche per Assistal le misure per prolungare la moratoria fiscale, “ripartire con i pagamenti a giugno, sarebbe oltre che immotivato dal punto di vista temporale, (nulla è cambiato in tre mesi), ne consentirebbe quel “respiro economico” che questa pandemia ha portato via alle aziende italiane, contagiandole come e più della popolazione” conferma Carlini.
“Non dimentichiamo che devono essere garantite le coperture finanziarie per la cassa integrazione per tutte le imprese che ne hanno fatto richiesta, senza lasciare nessuno indietro, altrimenti vi è la quasi certezza non solo di annullare le misure adottate per il rilancio, ma addirittura di decretare la chiusura di molte PMI”.