L’assemblea dei soci di Cpl Concordia ha approvato i risultati al 31 dicembre 2020 e ha eletto il Cda.
I dati del bilancio riclassificato evidenziano un valore della produzione a 279 milioni di euro – in contrazione del 10% rispetto al 2019 – e un patrimonio netto salito a oltre 131 milioni.
I 560 Soci hanno votato per il rinnovo del CdA, che ha visto a larga maggioranza la conferma al vertice del presidente Paolo Barbieri con a fianco Samuele Penzo nel ruolo di vicepresidente. Pierluigi Capelli è stato riconfermato direttore generale
Nonostante l’incidenza del lockdown, Cpl ha chiuso 2020 con risultati positivi, sia sotto il profilo economico-finanziario sia occupazionale. Il Margine operativo lordo è a 19,1 milioni di euro e rappresenta il 6,8% del valore della produzione. L’utile d’esercizio si attesta a 1,6 milioni di euro.
Gli investimenti per quasi 10 milioni di euro hanno riguardato principalmente la Gestione calore, la Pubblica illuminazione, l’acquisto di software e dispositivi a sostegno della trasformazione digitale e dello smart working.
Per quanto riguarda la Business Unit Energia il fatturato realizzato nel 2020 è stato pari a 149,5 milioni di euro con un decremento di 20,3 milioni nel raffronto con l’esercizio precedente.
«CPL nel triennio ha avuto una decisa ripresa in termini di volumi, marginalità e occupazione”, commenta il presidente Paolo Barbieri. «Ora guardiamo al futuro con un nuovo mandato nel corso del quale CPL vuole continuare a crescere in modo sostenibile, approfittando anche delle grandi opportunità e conseguente spinta che potrebbero derivarci anche dal PNRR, proponendosi come partner qualificato di soggetti pubblici e privati a servizio della transizione energetica».
«Nell’ultimo triennio CPL è passata dai 220 milioni di euro di Valore della produzione sviluppati nel corso del 2017 ai 279 milioni del 2020, nonostante l’effetto del Covid che ha determinato interruzione di alcune attività per circa due mesi», ha sottolineato il direttore generale Pierluigi Capelli.
Nello stesso periodo l’Ebitda si è mantenuto su valori del 7% circa mentre ha subito un deciso miglioramento la PFN che si è ridotta dai 139 milioni di euro del 2017 ai 43 milioni del 2020.
Anche in un anno difficile come il 2020 l’occupazione è stata tutelata e registra un +2% rispetto all’esercizio precedente, superando le 1500 unità. Tra le politiche di sviluppo e organizzazione delle competenze si inquadra l’investimento di 1,2 milioni di euro in piani per la formazione del personale, corrispondenti a 26.800 ore. I progetti più importanti hanno riguardato la formazione manageriale sulla metodologia Agile, mentre i piani di welfare aziendale adottati hanno consentito la distribuzione ai soci e ai dipendenti di quasi 1 milione di euro.
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