Da Regione Lombardia 12,1 milioni agli enti pubblici per l’installazione colonnine di ricarica

by Davide

La Regione Lombardia stanzia oltre 12,1 milioni di euro a fondo perduto, a favore degli enti pubblici per l’installazione di nuove colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Il provvedimento è stato preso attraverso una delibera approvata dalla Giunta regionale lombarda su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo, e di concerto con l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi.

Possono presentare domanda le Pubbliche Amministrazioni e i soggetti pubblici singoli e associati, con sede in Lombardia. Sono ammissibili gli interventi di acquisto e installazione di nuovi punti e dispositivi di ricarica.

Il bando verrà pubblicato entro fine anno sul sito www.bandi.servizirl.it.

Sono previste due linee di accesso,  i 12,1 milioni sono infatti suddivisi in linea A (2 milioni) e linea B (10,1 milioni).

Il primo accesso è destinato solo a coloro che hanno già presentato domanda nel 2021, che sono stati ammessi alla graduatoria della linea B, ma che non hanno potuto beneficiare del finanziamento per esaurimento delle risorse.

Il successivo accesso al bando 2022 è aperto a tutti gli altri soggetti e prevede due linee di finanziamento. La linea A include i punti di ricarica delle proprie flotte di veicoli elettrici, in proprietà o con altri contratti di utilizzo. La linea B comprende i punti di ricarica collocati in aree pubbliche destinati al servizio pubblico di ricarica dei veicoli.

Il finanziamento è a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili. Il contributo massimo erogabile per ogni linea è 200mila euro e si può richiedere per una o entrambe le linee di finanziamento.

«Regione Lombardia» ricorda Raffaele Cattaneo, «sta sostenendo un importante sforzo per migliorare l’ambiente, offrendo il massimo aiuto possibile agli Enti pubblici, con importanti ricadute sulla salute dei cittadini. Insieme possiamo migliorare l’ambiente nel quale viviamo».

Articoli correlati