L’iter del testo del Decreto semplificazioni, ovvero il disegno di legge che contiene importanti interventi di sburocratizzazione anche per le opere pubbliche, sta incontrando diverse problematiche ed è al centro di un nuovo vertice che si tiene il 2 luglio.
All’interno della stessa maggioranza di governo si sono registrate infatti molte tensioni su alcuni punti, tra cui quello che viene da più parti indicato come condono edilizio che alla fine è stato stralciato, ed escluso dalla manovra dopo diverse contestazioni tra cui quelle del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e di Andrea Orlando del Partito democratico.
La bozza della misura che è iniziata a circolare si compone di 4 titoli e 48 articoli volti a snellire il più possibile le procedure burocratiche in diversi ambiti.
I 4 titoli prevedono dunque in materia contratti pubblici ed edilizia; semplificazioni procedimentali e responsabilità; misure di semplificazione per il sostegno e la diffusione dell’amministrazione digitale; semplificazioni in materia di attività di impresa, ambiente, green economy.
In particolare, per ciò che concerne l’argomento degli appalti, per i contratti di lavori, servizi e forniture, si prevedono nella bozza due sole procedure; la prima ha come soglia i 150mila euro e per questa è previsto affidamento diretto e amministrazione diretta; per importi compresi tra 150.000 e le nuove soglie comunitarie (5,35 milioni di euro per gli appalti pubblici di lavori e per le concessioni; 139mila euro per servizi affidati dalle amministrazioni centrali) si prevede invece la procedura negoziata senza bando, previa consultazione, però, di almeno 5 operatori.
Per quanto riguarda il tema green economy la bozza include, tra le altre cose, semplificazioni per progetti di impianti da fonti di energia rinnovabile, oltre a semplificazioni sulle procedure di installazioni di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici. Il Dl prevede anche un Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche per salvaguardare il proseguimento della realizzazione di un’opera per mancanza di risorse.
Questo il link per consultare la bozza testo Decreto semplificazioni