Continuano ad aumentare, +7%, le installazioni di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici in Italia anche se con tassi leggermente inferiori rispetto ai mesi precedenti.
Così si possono sintetizzare i nuovi dati elaborati da Motus-E che fotografano l’andamento del mercato dell’e-mobility nel nostro Paese e che analizzano anche l’andamento delle colonnine di ricarica. Dalla consueta rilevazione trimestrale, aggiornata al 30 settembre, in Italia risultano installati 24.794 punti di ricarica in 12.623 stazioni e 10.019 location accessibili al pubblico, delle quali, l’80% è collocato su suolo pubblico mentre il restante 20% su suolo privato a uso pubblico.
Rispetto alla precedente elaborazione aggiornata a giugno (che riportava 23.275 punti in 11.834 infrastrutture) si registra quindi un sensibile rallentamento dei tassi di crescita dovuto principalmente al periodo estivo. Si parla dunque di un incremento di 1.522 punti, + 7% contro un +12%, +2.518 nel trimestre precedente, e 789 infrastrutture, + 7% contro un +12%, +1.303 nel trimestre precedente.
Si rilevano 566 nuove location rispetto a giugno 2021, +6%.
Circa il 12% delle infrastrutture installate risulta purtroppo non utilizzabile dagli utenti perché non è stato possibile finalizzare il collegamento alla rete elettrica da parte del distributore di energia o per altre motivazioni essenzialmente di carattere autorizzativo. Ma il trend di miglioramento di tale tasso continua a confermarsi: a marzo 2021 si attestava al 22% ed era già sceso al 15% a giugno, fino al 12% di settembre. Questo conferma l’efficacia degli sforzi di miglioramento dei processi di autorizzazione sia da parte dei distributori locali che da parte delle amministrazioni.
In termini di potenza, il 95% dei punti di ricarica è in corrente alternata (AC), mentre solo il 5% in corrente continua (DC). Il 19% dei punti sono a ricarica lenta (con potenza installata pari o inferiore a 7 kW), il 76% a ricarica accelerata o veloce in AC (tra più di 7 kW e 43 kW) e solo un 3% fast DC (fino a 50 kW), e le restanti ad alta potenza di cui l’1% fino a 150kW e l’1% oltre i 150kW.
Il 57% circa dei punti di ricarica sono distribuiti nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro mentre solo il 20% nel Sud e nelle Isole. Il 34% nei capoluoghi e il restante negli altri comuni. La Lombardia con 4.380 punti è la regione più virtuosa, e da sola possiede il 18% di tutti i punti. Seguono Piemonte e Lazio con il 10% a testa, Emilia-Romagna e Veneto al 9% e la Toscana all’8%.