Edison Next: quarta tappa del tour “Le opportunità di decarbonizzazione della Puglia”

by Davide

In occasione della quarta tappa del roadshow “Le opportunità di decarbonizzazione della Puglia” di Edison Next svoltasi a Brindisi, sono state presentati i dati dello studio realizzato in collaborazione con il Politecnico di Milano, per evidenziare i benefici dell’applicazione di soluzioni energetiche integrate e gli impatti positivi in termini ambientali ed economici per la decarbonizzazione di città, infrastrutture ed edifici in Puglia, in particolare, nella provincia di Brindisi.

l roadshow avviato da Edison Next si basa sul Protocollo d’Intesa siglato con Anci Puglia che ha già portato a raggiungere Bari, Lecce e Taranto.

Lo studio di Edison Next ha identificato le soluzioni energetiche implementabili nei vari ambiti e i relativi benefici ambientali ed economici attesi al 2030, ipotizzando scenari “base”, “medi” e “ottimi”.

Nella provincia di Brindisi, per quanto riguarda gli edifici pubblici, sono stati presi in esame 383 immobili tra ospedali, scuole e tribunali, individuando, nello scenario ottimale (grazie a interventi che vanno dall’efficientamento energetico a pompe di calore e fotovoltaico) un potenziale di riduzione annua dei costi energetici pari a circa 7 milioni di euro e delle emissioni di CO2 di circa 16mila tonnellate.

Dallo studio sull’illuminazione pubblica, che ha preso in esame 59mila lampioni, nello scenario ottimale grazie a soluzioni a Led e di smart lighting, è emersa una possibile riduzione annua dei consumi pari all’80% (circa 22 gigawattora/anno), corrispondente a una diminuzione di emissioni di CO2 in atmosfera di circa 6mila tonnellate e a un risparmio dei costi energetici di 4 milioni di euro.

La mobilità elettrica, assumendo lo scenario ottimale al 2030 con 22mila veicoli elettrici (tra autovetture e bus) circolanti (oggi sono poco meno di 400) e 210 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 530mila tonnellate all’anno.

Edison Next

Giovanni Brianza, Ceo di Edison Next

A livello regionale in merito agli edifici, sono state prese in esame circa 4mila strutture tra scuole, tribunali e ospedali; con lo scenario ottimale è stata quantificata, per ogni anno, una possibile riduzione dei consumi del 54% circa e delle emissioni di CO2 di circa 147mila tonnellate e dei costi energetici di circa 69 milioni di euro. Quanto all’illuminazione pubblica si stima una potenziale riduzione dei consumi dell’80% circa (-247 gigawattora/anno), e di emissioni di CO2 in atmosfera pari a circa 68mila tonnellate all’anno con un risparmio di costi energetici di 48 milioni di euro all’anno. La mobilità elettrica, ipotizzando un incremento di circa 235mila veicoli elettrici circolanti e l’installazione di 2.0001 nuovi punti di ricarica, vedrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 537mila tonnellate di all’anno

«Oggi arriviamo alla quarta tappa del nostro roadshow pugliese, che è partito da Bari e ci ha portato a incontrare e conoscere da vicino tutto il territorio, scoprendo delle realtà aperte al dialogo e al confronto e desiderose di guidare il cambiamento» ha dichiarato Giovanni Brianza, Ceo di Edison Next. «Con loro abbiamo instaurato un dialogo costruttivo con l’obiettivo di coglierne peculiarità e bisogni proponendo progettualità di ampio respiro che possano indirizzarne gli obiettivi di transizione energetica. Questa tappa è dedicata alla provincia di Brindisi, territorio strategico per Edison Next, insieme al quale stiamo sviluppando iniziative di forte impatto positivo anche a livello nazionale e per il quale possiamo mettere in campo ulteriori azioni che possono dare risultati concreti già nel breve periodo. Grazie all’efficientamento dei corpi illuminanti, infatti, si potrebbe raggiungere un risparmio energetico fino all’80%. Agendo, invece, su edifici come scuole, ospedali e tribunali – conclude Brianza – si potrebbero abbattere i consumi di circa il 50% nel medio periodo. Tutto ciò si tradurrebbe in un risparmio per la spesa energetica di 13 milioni di euro all’anno, liberando così notevoli risorse da poter investire in iniziative a beneficio della comunità».

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