L’Emilia-Romagna vara il programma triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030, messo a punto dalla Giunta regionale.
Maggiore efficienza energetica, sviluppo delle fonti rinnovabili e accelerazione nella riduzione delle emissioni gas serra: sono gli obiettivi che l’amministrazione regionale punta a raggiungere facendo leva su investimenti per 8,5 miliardi di euro, di cui oltre 4,6 miliardi sono risorse pubbliche cui si aggiungono i cofinanziamenti privati. Fondi che saranno impiegati su tre grandi asset: l’abitare, la mobilità e la produzione.
Il documento aggiorna il Piano del 2017-2019, prorogato fino a oggi, partendo dalla forte accelerazione che ha interessato il processo di transizione energetica ed ecologica.
La Regione ha nel contempo già varato i primi 3 bandi, con tutte le misure collegate al Piano.
Un primo bando da 13 milioni di euro a fondo perduto rivolto alle imprese manifatturiere e dei servizi che investono per la riqualificazione energetica degli edifici e nuovi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinate all’autoconsumo, nonché per il miglioramento/adeguamento sismico degli edifici nei quali si svolge l’attività aziendale.
Un secondo bando che destina 30 milioni di euro sempre per la riqualificazione energetica e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati all’autoconsumo e per interventi finalizzati al miglioramento/adeguamento sismico, ma in questo caso destinato agli edifici pubblici.
Infine, un terzo bando per sostenere la costituzione e la progettazione delle Comunità energetiche rinnovabili, che mette risorse per 2 milioni di euro a copertura dei costi per l’avvio.
«Il nuovo piano triennale rappresenta una grande sfida, che ci inserisce in uno scenario nuovo, con al centro forti investimenti sulle rinnovabili e in cui l’energia possa essere sempre più di prossimità, in autoproduzione e autoconsumo, e riguarderà sia le imprese, sia i cittadini nei condomini, nelle associazioni, nelle comunità energetiche rinnovabili, sia amministrazioni e edifici pubblici» affermano il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla. « Il futuro non è più delle grandi centrali, ma in un impegno diffuso in tutto il territorio, capace di tradurre la cultura della eco-sostenibilità in progetti concreti di decarbonizzazione, efficienza energetica, risparmio, economia circolare, riciclo e riuso. Perché, lo vogliamo ribadire con forza, intendiamo raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati nel Patto per il Lavoro e per il Clima. Oggi più che mai – chiudono Bonaccini e Colla – dobbiamo accelerare la transizione energetica dell’intero ecosistema regionale, una priorità non più rinviabile. Non a caso abbiamo già iniziato a impiegare le risorse, che per la prima volta nella storia abbiamo disposizione in queste entità, approvando i primi bandi per le attività economiche e per gli edifici pubblici e dando il via ai progetti per le comunità energetiche rinnovabili».
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