La Regione Emilia-Romagna ha siglato 23 “Accordi di sicurezza territoriali” (valore dello stanziamento oltre 2,3 milioni di euro) con 20 Comuni e 3 Unioni comunali, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità delle città emiliano-romagnole prevenendo attività criminose e superando le aree degradate.
«Il nostro impegno insieme agli enti locali per aumentare la sicurezza dei cittadini non si ferma, rispetto ovviamente alle nostre competenze» sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. «Un lavoro che affianca quello quotidiano di istituzioni, magistratura, forze dell’ordine e le polizie locali, con l’obiettivo prioritario di promuovere lo sviluppo della qualità di vita delle persone all’interno delle loro comunità. Con questi accordi ci muoviamo in due direzioni precise: controllo e vigilanza del territorio da una parte e prevenzione dall’altra. Siamo convinti che investire anche su azioni concrete capaci di intervenire sulla relazione, attraverso l’ascolto e la mediazione, possa incidere in modo positivo sul tessuto sociale».
Ad accomunare questi progetti è la prevenzione integrata, ovvero un insieme di interventi diversi che riguardano il recupero urbano, l’intervento di riqualificazione e fisico sui luoghi, la prevenzione sociale e comunitaria, il coinvolgimento attivo delle comunità, la mediazione dei conflitti, la promozione culturale e l’intervento sulle relazioni sociali. A questo si aggiunge la necessaria azione di controllo e vigilanza rispetto alla criminalità da parte delle polizie nazionali e locali.
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