Enea e Stato Maggiore della Difesa hanno firmato un accordo quadro di collaborazione – della durata quinquennale – che ha l’obiettivo di rafforzare i rapporti di collaborazione già esistenti tra le due istituzioni per attività congiunte di ricerca e formazione.
L’accordo firmato dal presidente di Enea Gilberto Dialuce e dall’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, prevede inoltre la disponibilità di numerosi servizi da parte dell’Enea e la condivisione delle rispettive strutture e strumentazioni tecnologiche.
Il programma di attività tocca 20 aree di intervento fra le quali i settori dell’energia (biocarburanti e biocombustibili, produzione da fonti rinnovabili nei siti dell’Amministrazione della Difesa, tecnologie per la decarbonizzazione, riqualificazione ed efficientamento energetico degli edifici delle Forze Armate, sviluppo di comunità energetiche rinnovabili); la sicurezza (cyber security; monitoraggio e risanamento di siti contaminati; sicurezza delle reti ma anche alimentare attraverso lo studio di packaging eco-compatibili che aumentino la capacità di conservazione degli alimenti); la sostenibilità (climatologia; oceanografia; modellizzazione delle emissioni antropiche; monitoraggio e riduzioni dei rischi legati a eventi naturali estremi, guasti ed emergenze; gestione della risorsa idrica e dei rifiuti) e la formazione (del personale militare rispetto a scenari di emergenza radiologica e nucleare ma anche di quello dell’Enea da parte dei reparti tecnici delle varie specialità del Ministero della Difesa).
Per incentivare la collaborazione tra le due istituzioni e favorire ulteriori convenzioni e/o accordi specifici, è stato istituito un Comitato Tecnico Scientifico (CTS), composto da sei rappresentanti per ciascun ente.