La Giunta della Regione Lazio ha approvato il nuovo Piano energetico regionale (PER) che è stato presentato ieri, 28 luglio, dal presidente Nicola Zingaretti e dall’assessora alla Transizione ecologica e Trasformazione digitale, Roberta Lombardi.
In particolare il Piano, attraverso l’aumento della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili (FER), l’elettrificazione dei consumi e le misure di risparmio ed efficientamento energetico, prevede l’abbattimento dell’uso di fonti fossili al 2050, con l’azzeramento delle emissioni nette di CO2; si stima una decarbonizzazione del 100% nel settore civile, del 96% nella produzione di energia elettrica, del 95% nel settore trasporti e dell’89% nel settore industria.
Ecco le tappe principali della roadmap “salva-clima” della Regione Lazio nelle macro aree d’intervento:
per quanto riguarda la riduzione dei consumi e l’efficientamento energetico, il PER prevede una diminuzione complessiva del 33% nel 2030 e del 58% nel 2050, ovvero dalle 8641 tonnellate equivalenti di petrolio (ktep) del 2019 a 5811 ktep, nel 2030, fino a 3655 ktep, nel 2050.
Tra le misure specifiche previste, per il settore Trasporti: riduzione del 40% delle auto private favorendo altre modalità (potenziamento trasporto pubblico locale, car/scooter/bike sharing, mobilità dolce e attiva), controllo della domanda di mobilità e digitalizzazione di attività e servizi (smart working, e-commerce); elettrificazione del trasporto su gomma portando i veicoli elettrici e ad idrogeno rispettivamente al 74% e al 13% al 2050. Per l’uso civile, invece, incentivi alla transizione per fonti rinnovabili e sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili e gruppi di autoconsumo locale.
Il consumo lordo medio pro-capite passa dai 17 MWh annui del 2019, equivalente al fabbisogno energetico di 4.5 appartamenti, ai 7MWh annui (2 appartamenti) nel 2050.
Per quanto riguarda l’aumento di produzione da fonti energetiche rinnovabili – elettriche (FER-E), andranno a coprire i consumi finali lordi elettrici del 55% nel 2030 e del 103% nel 2050 passando da 3.611 GWh (310 ktep) nel 2019 a 11.869 GWh (1.021 ktep) nel 2030 e a 31.550 GWh (2.713 ktep) nel 2050. Tale proiezione al 2030 (+227% rispetto al 2019) è sostanzialmente dovuta ad un incremento della generazione fotovoltaica e, in via minoritaria, delle altre fonti rinnovabili a partire, a cavallo del 2030, da un’iniziale messa in esercizio di impianti eolici offshore mentre quella negli altri due decenni (2030- 2050) è riferibile alla crescita della generazione sia fotovoltaica sia eolica offshore e, sempre in via minoritaria, delle altre fonti rinnovabili.
Per quanto riguarda invece la produzione da fonti energetiche rinnovabili – termiche (FER-C), previsto l’aumento a circa il 21% nel 2030 e al 56% nel 2050 (13% nel 2019) per una riduzione delle emissioni inquinanti del 26% al 2030 e dell’84% al 2050 – grazie all’effetto di un significativo sviluppo delle pompe di calore (con sfruttamento delle fonti rinnovabili aerotermica e geotermica a bassa entalpia), del raddoppio della produzione da solare termico e di un trend di riduzione della dispersione di calore nei processi industriali.
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