Oggi gli oltre 1,1 milioni di impianti da fonti rinnovabili sono in grado di soddisfare il 37,6% dei consumi elettrici totali del Paese e il 19% dei consumi energetici complessivi. Sono inoltre 3.493 i Comuni già 100% elettrici, realtà dove la produzione elettrica da rinnovabili supera i fabbisogni delle famiglie residenti e 40 i Comuni 100% rinnovabili dove il mix delle fonti rinnovabili è in grado di coprire, sia i fabbisogni elettrici sia termici, delle famiglie.
Questi alcuni dei dati contenuti nel nuovo report, Comunità rinnovabili 2021 di Lega Ambiente, uno studio che prende in esame lo scenario italiano della generazione distribuita focalizzandosi sullo sviluppo dei nuovi modelli energetici come le comunità energetiche e le configurazioni di autoconsumo collettivo.
Le comunità energetiche, secondo uno studio Elemens-Legambiente, potranno contribuire con circa 17 GW di nuova potenza da rinnovabili al 2030, pari a circa il 30% dell’obiettivo climatico al 2030 del PNIEC, ancora da aggiornare. La restante parte dovrà essere coperta attraverso lo sviluppo di impianti eolici, a bioenergie, geotermici, idroelettrici diffusi nei territori e ben realizzati.
Sono oltre 30 le case history censite da Legambiente nello studio, tra cui spiccano le Comunità energetiche realizzate, a Napoli e Magliano Alpi e alle quali si aggiunge l’esperienza di autoconsumo collettivo di Pinerolo.
«Le Comunità energetiche rappresentano non solo uno strumento ideale per contribuire in modo concreto alla lotta contro la crisi climatica, ma anche uno strumento fondamentale contro la povertà energetica che oggi riguarda oltre 2 milioni di famiglie della Penisola» dichiara Stefano Ciafani, presidente di Legambiente.
Per Legambiente è fondamentale il completo recepimento delle Direttive europee in tema di autoproduzione e scambio di energia. Tale recepimento deve essere anche l’occasione per superare le questioni ancora aperte e le criticità emerse a partire dal dimensionamento del perimetro delle Comunità energetiche, la potenza degli impianti, i problemi legati alle cabine secondarie, la definizione degli incentivi, la governance del meccanismo.
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