I piccoli Comuni italiani, fino a 1.000 abitanti, avranno più tempo per l’affidamento dei lavori di efficientamento energetico finanziati con risorse per complessivi 160 milioni previsti dal decreto del Ministero dell’Interno datato 29 gennaio 2021.
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Sono stati infatti approvati degli emendamenti al testo del decreto dalle Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera in conseguenza dei rallentamenti causati dalla pandemia.
Vengono quindi spostati dal 15 maggio al 15 agosto 2021 i termini entro i quali i Comuni beneficiari sono tenuti ad avviare i lavori di efficientamento.
Il termine per l’emanazione del Dm di eventuale revoca dei fondi slitta invece dal 15 giugno al 15 settembre, mentre la scadenza per avviare i lavori finanziati con i fondi revocati e redistribuiti passa dal 15 ottobre 2021 al 15 gennaio 2022.
Le proroghe previste dagli emendamenti valgono unicamente per il 2021, negli anni successivi salvo nuovi interventi normativi, si ritornerà alle vecchie scadenze.