NME-Next Mobility Exhibition, l’evento dedicato a soluzioni, tecnologie e mezzi per la mobilità delle persone innovativa e sostenibile, torna dall’8 al 10 maggio 2024 a Milano.
Organizzata in partnership con Agens (Agenzia confederale dei trasporti e servizi), Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) e Asstra (Associazione trasporti), NME sta lavorando alla realizzazione del palinsesto convegnistico, ideato e coordinato dal Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal Professor Pierluigi Coppola (Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica).
Con il supporto di Agens, Anav e Asstra, a NME verrà presentato uno studio realizzato dal Politecnico di Milano, che ha l’obiettivo di analizzare i benefici economico-sociali di un trasporto pubblico locale integrato, sostenibile e capillare. Il tutto tratteggiando gli investimenti strutturali sul servizio che il settore necessita per il suo rilancio. Se da un lato, infatti, gli investimenti per il rinnovo del parco circolante sono tangibili, dall’altro gli investimenti sul servizio sono ancora insufficienti soprattutto in questo contesto.
A NME non si parlerà solo di trasporto pubblico locale. Grande spazio sarà riservato anche al settore delle linee commerciali che, dopo l’ondata del Covid, hanno ritrovato vigore. Il 9 maggio Anav presenterà uno studio realizzato dal professor Paolo Beria del Politecnico di Milano per tratteggiare la nuova strategia nazionale per il trasporto con autobus e il turismo. Il trasporto commerciale è infatti una parte fondamentale dell’economia del nostro Paese. Le autolinee commerciali, nel 2019 (ultimo dato disponibile), fatturavano 400 milioni di euro all’anno impiegando 1.700 autobus e 3.500 addetti, mentre il settore del noleggio autobus fatturava 2,2 miliardi di euro impiegando 24mila autobus immatricolati e 25mila addetti.
Durante la fiera saranno anche presentate le best practice italiane per quanto riguarda il rinnovo del parco circolante dei mezzi che, per la prima volta negli ultimi 30 anni, tocca la soglia dei 10 anni di età media. Sotto i riflettori Milano, Roma, Napoli e Catania, città che hanno investito per traguardare un trasporto pubblico a emissioni zero nel breve periodo. La transizione energetica non implica solo la messa in servizio di autobus a zero emissioni: le infrastrutture di ricarica e i nuovi profili professionali rappresentano, infatti, due elementi chiave di questo passaggio.
Il Centro nazionale per la mobilità sostenibile (Most), presentato in occasione di NME 2022, tornerà protagonista con la presentazione dei primi progetti avviati che trasformeranno lo scenario italiano. Il Most nei primi tre anni (2023-2025), effettuerà un investimento di 394 milioni di euro, con un totale di 696 ricercatori dedicati, di cui 574 saranno neoassunti.
Infine, la digitalizzazione del settore, l’evoluzione rapida dello sharing mobility, l’integrazione modale e, più in generale, il MaaS (Mobility as a Service), saranno i driver del mercato intorno a cui ruoterà l’offerta di NME 2024.
«In Italia ci sono sperimentazioni attualmente in corso in sei città (Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bari) e a breve verrà estesa a livello regionale, promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La sperimentazione mira a valutare il modello di gestione dati attraverso la piattaforma nazionale (DS&SRF) che consentirà ai MaaS Operator di monitorare in modo centralizzato i servizi di trasporto, semplificando l’accesso per gli utenti e offrendo soluzioni di viaggio integrate». Un sistema che: «permetterà anche di monitorare l’impatto sulla domanda, il grado di soddisfazione degli utenti e il livello di utilizzo dei servizi integrati offerti» ha dichiarato Pierluigi Coppola, presidente del Comitato Tecnico Scientifico di NME.