Grazie al Programma di riqualificazione degli edifici della PA centrale (PREPAC) – che ogni anno finanzia progetti con l’obiettivo di efficientare almeno il 3% dei 16 milioni di mq di superficie –sono stati investiti 430 milioni di euro nel periodo 2014-2022.
Questo è il dato che emerge dal report Enea (Il programma per la riqualificazione energetica degli edifici della PA centrale), che contiene l’analisi dei 310 progetti finanziati nel periodo 2014-2022 per riqualificare oltre 2,5 milioni di mq (circa il 16% del totale), tra cui anche Palazzo Chigi.
«Abbiamo condotto insieme al GSE un’attività istruttoria su 641 progetti presentati al 2022, di cui sono stati finanziati poco più del 48%, permettendo di riqualificare in media circa il 2% (per cui una percentuale che rimane ancora sotto il target, ndr) l’anno di superficie pubblica climatizzata», affermano Laura Ronchetti e Paolo Signoretti, ricercatori del Laboratorio Enea – Efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano, tra gli autori del report.
Lo studio inoltre evidenzia che i finanziamenti più elevati riguardano progetti presentati dal Ministero della Difesa, che ha anche il primato dei fondi complessivi assegnati (56%, per un totale di 240 milioni di euro); a seguire i ministeri dell’Interno (19%), dell’Economia (9%) e della Giustizia (6%).
Inoltre, il rapporto contiene un focus su 169 progetti valutati solo da Enea, pari al 55% delle 310 proposte finanziate complessivamente: ai primi tre posti per destinazione d’uso risultano caserme (470 mila mq di superficie riqualificata), uffici (380 mila mq) e penitenziari (261 mila mq, l’8% della superficie totale delle case di pena).
In quattro regioni (Campania, Emilia-Romagna, Lazio, e Puglia) risultano circa la metà dei progetti.
L’intervento più frequente riguarda la riqualificazione energetica (63% dei casi e 75% della superficie totale), mentre le ristrutturazioni importanti (37% dei casi), hanno maggiori ricadute in termini di emissioni di CO2 evitate (53% del totale) e di energia risparmiata (50%).
I lavori più frequenti riguardano l’isolamento dell’involucro opaco, la sostituzione dei serramenti e l’efficientamento dell’impianto di illuminazione. L’analisi delle proposte finanziate a partire dal 2017 evidenzia come i risparmi totali attesi di energia primaria sono pari a 1,8 TWh, mentre le emissioni totali di CO2 evitate sono circa 295 mila tonnellate.
Secondo un’analisi Enea condotta sui dati contenuti nel portale del Siape, in Italia il 60% degli edifici pubblici o a uso pubblico è classificato secondo le classi energetiche E, F e G.
Le PA centrali che intendono partecipare al Prepac possono presentare le proprie proposte progettuali entro il 15 luglio di ogni anno.
Per il decennio 2021-2030 le risorse finanziarie messe a disposizione dal Prepac – ammontano a 75 milioni di euro l’anno.