A Padova il Consiglio comunale ha approvato il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima – Paesc.
L’intero percorso è stato sviluppato grazie al progetto europeo “Life Veneto Adapt”, che ha coinvolto le città di Padova, Vicenza, Treviso, l’area metropolitana di Venezia e l’unione dei Comuni del medio Brenta (Cadoneghe, Curtarolo, Vigodarzere) con il supporto tecnico di Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Università Iuav di Venezia e Sogesca.
Il piano si articola in 116 azioni complessive che abbracciano sei ambiti tematici, dalla promozione delle fonti rinnovabili all’efficientamento del parco edilizio pubblico e privato, dalla gestione sostenibile di reti e infrastrutture al potenziamento dei servizi di mobilità “dolce” e del trasporto pubblico locale, dal consolidamento di un’economia a basse emissioni di carbonio alla pianificazione di una città inclusiva e resiliente.
Tali azioni intervengono sia sul fronte della mitigazione, al fine di ridurre le emissioni di gas serra responsabili dell’aumento delle temperature medie sulla Terra, sia su quello dell’adattamento, creando le condizioni per rendere il territorio più resiliente e più adatto a fronteggiare gli eventi climatici avversi causati dal cambiamento climatico.
Le azioni per la mitigazione sono in tutto 83, focalizzate sull’abbattimento delle emissioni climalteranti attraverso un progressivo incremento dell’efficienza energetica di beni e servizi e un maggiore contributo richiesto alle fonti rinnovabili prodotte localmente. Tra queste azioni, vi è, ad esempio, la scelta del Comune di Padova di soddisfare il fabbisogno energetico dei suoi uffici con energia proveniente da fonte rinnovabile certificata al 100%. Un intervento che, oltre ad evitare che 1.679 tonnellate di CO2 vengano liberate nell’atmosfera, rappresenta un atto dal valore simbolico potenzialmente in grado di indurre altri enti, pubblici o privati, a fare altrettanto.
In relazione all’adattamento, invece, le azioni individuate sono 33, focalizzate sull’attenuazione degli effetti degli eventi climatici estremi (vento intenso, esondazioni, precipitazioni intense, ondate di calore, siccità).
Le misure saranno orientate principalmente alla gestione preventiva dei fenomeni avversi, attraverso la realizzazione di azioni puntuali e diffuse in grado di ridurre progressivamente l’esposizione della popolazione e dell’economia del territorio agli impatti degli eventi estremi. Il piano toccherà molti ambiti: dalla gestione delle acque all’uso sostenibile del suolo, dalla valorizzazione dell’agricoltura urbana al potenziamento delle aree verdi, dalla tutela dell’ambiente e della biodiversità alla tutela della salute.
Visto l’orizzonte temporale lungo del Piano, sono previsti infine monitoraggi a cadenza biennale sullo stato della sua attuazione, che consentiranno all’amministrazione comunale di verificare lo stato di avanzamento degli interventi previsti.
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