La giunta della Provincia autonoma di Bolzano ha approvato le linee guida per il contenimento dell’inquinamento luminoso e risparmiare energia elettrica negli impianti di illuminazione esterna pubblica in Alto Adige.
Gli obiettivi sono in sintesi imitare l’inquinamento luminoso, garantire una maggiore efficienza energetica degli impianti di illuminazione esterna per tutelare l’ambiente, l’equilibrio ecologico e il benessere della popolazione.
I nuovi criteri previsti rientrano nella modifica della legge provinciale n. 4 del 2011 sulle “Disposizioni in relazione alla legge provinciale di stabilità per il 2022”, approvati alla fine dello scorso fine anno dal Consiglio provinciale ed entrati in vigore lo scorso 14 gennaio.
«Oggi più che mai il risparmio energetico è diventato un tema all’ordine del giorno, soprattutto quando si riduce il consumo di energia apparentemente superfluo» ha sottolineato il presidente altoatesino Arno Kompatscher. «Dopo la discussione avvenuta con i Comuni, gli stakeholder locali e le parti sociali abbiamo adottato una serie di regolamenti che contribuiscono ad attuare il nostro piano climatico nel campo dell’energia, che vuole garantire il benessere delle persone e la tutela dell’ambiente dall’eccessiva illuminazione, contribuendo al risparmio energetico».
Le misure: spegnimento notturno tra le 23 e le 6
Per garantire un futuro risparmio energetico sul territorio, le nuove disposizioni, che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2023, prevedono l’obbligo di spegnere durante le ore notturne l’illuminazione delle insegne, dei pannelli e le scritte autoilluminanti e di tutte le tipologie d’illuminazione decorativa e delle vetrine, comprese quelle dei monumenti architettonici ed artistici, tra le ore 23 e le ore 6, con l’eccezione delle attività aperte.
Per l’illuminazione decorativa di monumenti architettonici e artistici, le nuove linee guida specificano un’intensità luminosa massima di due candele per metro quadro (cd/m²). Le sorgenti luminose di nuova installazione non devono superare la temperatura di colore di 3000 Kelvin e l’indice di resa cromatica (CRI) non deve essere superiore a 80. Le insegne non possono avere luce intermittente né abbagliante e l’illuminazione di insegne deve avvenire dall’alto verso il basso con apparecchi schermati. L’adeguamento delle insegne luminose deve essere effettuato alla prima manutenzione straordinaria e non dovrà avvenire più tardi del 2030. Previsto inoltre il divieto di utilizzo di proiettori d’illuminazione, i cosiddetti sky beamers. Le violazioni prevedono sanzioni amministrative da 500 fino a 1.500 euro. Eccezioni sono previste in caso di sicurezza e servizi pubblici.