Aprirà il 26 luglio il primo bando di Regione Liguria in favore dell’economia circolare.
Lo ha annunciato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti, proponente della misura approvata in giunta e rientrante nell’azione 2.6.1 del PR FESR 2021-2027.
Il bando, dal valore di 4 milioni di euro, finanzia progetti finalizzati alla conversione dell’attività di impresa da un approccio lineare a uno circolare in ambito industriale, manifatturiero e della bioeconomia, ovvero il recupero e la valorizzazione degli scarti organici dei processi di produzione, realizzati e rendicontati entro il 30 settembre 2024.
Tra le iniziative finanziabili sono ammissibili i costi per opere edili ed impiantistiche (nel limite del 10% dell’investimento complessivo); acquisto di macchinari, impianti produttivi ed attrezzature; prestazioni consulenziali (nella misura non superiore al 40% dell’investimento complessivo); acquisto di software, brevetti, licenze, know-how (nel limite del 20% dell’investimento complessivo); costi indiretti (fino al 7% dei costi diretti ammissibili).
Per essere ammissibile a co-finanziamento regionale il costo del progetto dev’essere compreso tra i 25mila euro e i 25 mila euro.
Le imprese interessate possono far domanda esclusivamente on line, accedendo al sistema “Bandi on line” di Filse, dal 26 al 31 luglio.
A partire dal 19 luglio sarà attiva la modalità off-line per iniziare a predisporre la candidatura.
«Con questa prima misura da 4 milioni di euro, che rientra nei 30 milioni di euro dedicati con la programmazione Fesr 2021-2027 all’economia circolare, riprendiamo gli spunti emersi al convegno “Una nuova stagione industriale? Circular economy e re-manufactoring” di febbraio scorso, sperimentando un sostegno alle imprese che investono per razionalizzare l’uso delle materie prime e per valorizzare anche i sottoprodotti in ottica ‘end-of-waste’, compresa la loro re-immissione nella catena del valore, grazie a un’incentivazione che copre fino all’80% dell’investimento effettuato dalle micro, piccole e medie imprese (fino al 90% per quelle dell’entroterra), in parte a fondo perduto e in parte a finanziamento» ha affermato l’assessore Andrea Benveduti.