Regione Lombardia e il GSE hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa della durata di 3 anni per tracciare un percorso di nuovo sviluppo sostenibile, con un’attenzione particolare alla azione di accompagnamento delle vocazioni e delle capacità di nuova impresa sostenibile che contraddistinguono il territorio lombardo.
A sottoscrivere l’intesa lo scorso 2 dicembre 2024, a Palazzo Lombardia il presidente della Regione Attilio Fontana, l’assessore agli Enti locali e alle Risorse energetiche, Massimo Sertori, e il presidente di GSE, Paolo Arrigoni.
La collaborazione si fonderà, in primo luogo, sulla urgenza condivisa di dare massimo valore al ricco sistema di incentivi che il GSE ha in gestione.
«Con la firma del Protocollo avviamo una virtuosa collaborazione istituzionale con cui Regione Lombardia punta a raggiungere i target della sostenibilità recependo le esigenze del territorio e promuovendo l’utilizzo di fonti rinnovabili» dichiara il presidente Fontana. «La Lombardia ha declinato il suo PRS (Programma regionale di sviluppo) aggiungendovi una seconda ‘S’ che sta per sostenibile. E questo Protocollo si inserisce pienamente nel percorso che sta orientando la crescita e lo sviluppo della nostra Lombardia».
«Il Protocollo agisce a tutto tondo rispetto ai temi della transizione energetica e dell’economica circolare, dando grande importanza alla funzione dei dati e delle informazioni per operatori, amministrazioni locali e cittadini. Siamo ben consapevoli che solo la pluralità tecnologica può preparare il terreno più fertile perché lo spirito imprenditoriale e il forte tessuto di relazioni sociali della nostra regione possa concretamente affermare esperienze di sostenibilità tangibile e utile per tutti» ha aggiunto Massimo Sertori.
Un aspetto importante dell’accordo riguarda l’impegno per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio della PA.
Va ricordato che il GSE ha rapporti con 1.010 amministrazioni lombarde di cui 941 Comuni.
«Sul fronte dell’edilizia efficiente e sostenibile» afferma sempre Sertori «veniamo dal successo di misure pensate per affiancare concretamente le amministrazioni locali nel rendere i propri edifici più efficienti, come nel caso del Bando Recap. Naturalmente, non trascureremo il tema delle infrastrutture: la transizione delle reti in chiave smart è una precondizione per il futuro sistema energetico che vogliamo contribuire a costruire».
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