Sono stati presentati i risultati del Rapporto statistico dell’Energia in Piemonte, stilato sulla base dei dati riferiti agli anni 2022 e 2023.
Dalle statistiche emerge innanzitutto un progressivo miglioramento della sostenibilità energetica, una riduzione dei consumi e delle emissioni di anidride carbonica, una maggiore diffusione delle fonti rinnovabili, con interventi concreti di efficientamento nell’edilizia e nell’illuminazione pubblica.
«Il lavoro che abbiamo intrapreso sta portando risultati apprezzabili, che portano il Piemonte sempre più verso una maggior autonomia energetica e ad una minor dipendenza dal gas» precisa l’assessore all’Ambiente e all’Energia, Matteo Marnati. «Particolarmente significative la produzione da fonti rinnovabili e la crescita del fotovoltaico, che nel 2023 ha avuto un incremento del 14%. Per raggiungere gli obiettivi europei “Fit for 55” è quindi necessario continuare sulla strada che abbiamo avviato per intensificare ulteriormente la diffusione delle rinnovabili e aumentare l’efficienza energetica».
Per quanto riguarda il consumo finale di energia, nel 2022 è stato raggiunto il livello più basso a partire dal 2010. Si è passati da 11.009 ktep (multiplo della tonnellata equivalente di petrolio) nel 2010 a 9.057 ktep nel 2022.
I consumi finali di energia elettrica nel 2023 si sono attestati a 22,6 TWh (Terawattora), facendo registrare una contrazione rispetto ai livelli pre-pandemia. Il settore industriale ha consumato il 50,1% dell’energia elettrica totale, seguito dal terziario (29%) e dal domestico (18,9%). I consumi pubblici, in particolare per l’illuminazione stradale, continuano a diminuire grazie all’introduzione di tecnologie a Led, con riduzioni fino al 27% rispetto al 2015.
Le fonti rinnovabili incidono sul consumo finale lordo di energia per il 19,4%, in crescita rispetto agli anni precedenti (nel 2012 era il 16% e nel 2016 il 18,1%). Da notare in particolar modo la crescita della produzione fotovoltaica, che nel 2023 ha segnato un incremento di ben il 14% rispetto all’anno precedente.
Elemento di spicco è poi la riduzione dei consumi energetici nell’illuminazione pubblica, un dato in costante miglioramento dal 2015, che mostra riduzioni comprese, a seconda delle province, tra il 12 e il 27%. Un risultato attribuibile all’adozione di tecnologie più efficienti (installazione di lampade a Led) e interventi di ammodernamento delle reti di illuminazione pubblica da parte dei Comuni. In termini economici il risparmio, frutto dell’efficientamento della rete di illuminazione pubblica è di 2,5 milioni e mezzo di euro all’anno (20 milioni dal 2015 al 2023) su una spesa annua, variabile a seconda del prezzo dell’energia, stimabile come di poco inferiore ai 100 milioni all’anno, con un valore pro capite nel 2023 di circa 24 euro per abitante.