Sono in arrivo fondi per 60 milioni di euro per la riqualificazione e l’ammodernamento degli istituti scolastici in Sicilia.
Lo ha annunciato il governatore Nello Musumeci che ha sottolineato: «Prosegue la nostra attenzione verso l’edilizia scolastica dell’Isola per rendere i luoghi più accoglienti e sicuri per gli studenti».
Grazie a un’importante azione di recupero presso il ministero dell’Istruzione sono state infatti trovate risorse residue relative al Fondo Pac 2007/2013, non utilizzate dal 2011.
Questi fondi si sommano ai 46 milioni di euro (di una prima tranche) e ad altri 50 milioni di euro (di una seconda) già stanziati dal governo regionale. In totale, quindi, ci sono a disposizione quasi 160 milioni, che saranno attribuiti ai progetti in graduatoria entro la fine dell’estate.
La maggiore disponibilità finanziaria, già acquisita, permette di finanziare ulteriori 39 progetti distribuiti in tutto il territorio regionale, precisamente: nove in provincia di Catania, otto nel Messinese, sei in provincia di Agrigento, sei a Palermo, cinque in provincia di Trapani, due a Enna e Caltanissetta e, infine, uno nel Ragusano.
Si tratta di interventi di ristrutturazione (circa 16,7 milioni di euro), ammodernamento, messa in sicurezza e manutenzione degli edifici (circa 24,7 milioni di euro), ampliamenti e completamenti di strutture esistenti, con rimozione di barriere architettoniche, realizzazione di mense, palestre e laboratori scolastici (8,9 milioni), lavori per migliorare l’efficienza energetica e gli impianti degli istituti (10,7 milioni).
«Grazie a queste risorse e con l’impegno delle amministrazioni comunali di riferimento dei vari territori» spiega l’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Roberto Lagalla «si potrà ulteriormente procedere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio degli istituti scolastici siciliani per rendere più sicuri e vivibili gli spazi nei quali, ogni giorno, gli studenti siciliani esercitano il loro diritto allo studio. La pandemia ha certamente favorito una maggiore attenzione sulle condizioni strutturali di molte scuole e, di conseguenza, sulla necessità di un ammodernamento generale».