Il comune di San Donato Milanese, in provincia di Milano, si prepara a un importante programma di riqualificazione dell’illuminazione pubblica, con un risparmio energetico di oltre il 60% e 4mila tonnellate in meno di CO2 immesse nell’atmosfera nel prossimo decennio.
Sono infatti questi gli obiettivi del progetto portato avanti da Comune e Hera Luce, attuale gestore dell’illuminazione pubblica, che prevede la sostituzione di circa 4.150 punti luce con apparecchi a LED di ultima generazione in tutto il territorio comunale e il potenziamento del sistema illuminante in alcune zone per garantire maggior sicurezza dei cittadini.
Una svolta dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della sicurezza che potrà essere realizzata senza oneri a carico del Comune e della collettività: l’investimento complessivo di 1,6 milioni sarà, infatti, sostenuto da Hera Luce che lo recupererà grazie al risparmio energetico garantito dall’operazione.
Gli interventi di riqualificazione previsti nel progetto consentiranno un abbattimento annuo delle emissioni di circa 400 tonnellate di CO2, equivalenti all’impatto di circa 240 famiglie.
Le nuove installazioni saranno del tipo cut-off, cioè progettate per orientare tutta la luce emessa verso la strada e saranno dotate di una tecnologia che consente la diminuzione del flusso luminoso nelle ore più centrali della notte per limitare lo spreco energetico e il disagio verso le abitazioni.
Il progetto messo in campo da Comune di San Donato Milanese e Hera Luce introdurrà un’altra importante novità rivolta al controllo della qualità dell’aria. Tutti i quartieri, infatti, saranno dotati di sensori e centraline per il monitoraggio ambientale in grado di fornire una visualizzazione in tempo reale delle misure e dei dati registrati relativamente agli inquinanti presenti nell’aria. Grazie a questi 5 nuovi punti di rilevazione sarà creato un flusso continuo di informazioni che saranno poi preziose per valutare e adottare azioni mirate a tutelare la comunità e ad affrontare l’emergenza climatica.
«Grazie al dialogo con Hera Luce» commenta l’assessore ai lavori pubblici Andrea Battocchio, «avviamo un’operazione ambiziosa che ridisegnerà il sistema cittadino di illuminazione pubblica con evidenti ricadute sulla qualità della vita in città. L’intervento impatterà in meglio sulla quotidianità di tutti noi, agevolando una maggiore socialità, elevando la sicurezza e valorizzando gli ambiti naturali e le geometrie degli edifici di San Donato».
«Con questo intervento» aggiunge il sindaco Andrea Checchi, «diamo forte impulso al progetto promosso coralmente dai Comuni del Sud Est Milano per trasformare il nostro territorio in una Smart Land, una terra le cui risorse, grazie alla tecnologia, saranno valorizzate al meglio per elevare la vivibilità di un’area che ospita decine di migliaia di persone. Questa opera di riqualificazione riassume in sé le modalità con cui perseguiremo questo obiettivo: massimo rispetto per l’ambiente e contenimento dei costi a carico della collettività».
«Il Gruppo Hera è costantemente orientato a proporre soluzioni per lo sviluppo sostenibile, una prospettiva che orienta tutti i business del Gruppo verso una crescita economica in grado di generare valore condiviso per il territorio e la comunità. – afferma Alessandro Battistini, direttore generale di Hera Luce. «Il progetto sviluppato con l’amministrazione comunale di San Donato Milanese declina all’illuminazione pubblica diversi obbiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile (SDGs), nel pieno rispetto degli obiettivi fissati dal piano nazionale degli acquisti verdi per l’illuminazione pubblica (PAN GPP), strumento cardine della politica europea per conseguire gli obiettivi di sostenibilità. Il progetto è basato su 3S: Sostenibilità energetica e di rigenerazione, passando ad un modello di economia circolare per abbattere le esternalità ambientali. Sicurezza del sistema infrastrutturale, la continuità dei servizi essenziali ai cittadini, aumentando la resilienza del sistema, ora importante più che mai per l’acuirsi della frequenza e dell’intensità degli effetti inediti dei cambiamenti ambientali. Smartness, ovvero la tecnologia vista come un mezzo a servizio della sostenibilità e della sicurezza e non un fine. Con questo approccio di Gruppo che chiamiamo Smart Circular City, sviluppiamo con e per le Amministrazioni che serviamo le proposte rigenerative e circolari, con l’obiettivo di realizzare città vivibili, sostenibili e smart».