Top Utility: 102 miliardi di fatturato per le prime 100 aziende italiane (6% del PIL)

by Davide

Le utility italiane hanno investito nella resilienza una parte consistente dei 7,2 miliardi impegnati nel 2019 (+10% rispetto all’anno precedente) e hanno già predisposto gli strumenti per resistere a fenomeni di dimensione planetaria, tra i quali il cambiamento del clima, la crisi sanitaria, i rischi digitali di sistema.

È quanto dalla nona edizione dello studio “Le performance delle utility italiane. Analisi delle 100 maggiori aziende dell’energia, dell’acqua, del gas e dei rifiuti” presentato da Alessandro Marangoni, ceo di Althesys nel corso del Top Utility 2021, l’evento online organizzato in collaborazione con Utilitalia che fa il punto dello stato dell’arte nei settori acqua, energia e rifiuti, atteso dagli operatori anche per i premi alle migliori società dei servizi pubblici

Con oltre 102 miliardi di ricavi, pari al 6% del PIL italiano 2019, e più di 153mila addetti, le Top 100 si confermano realtà di grande rilevanza sia economica sia sociale.

Resta tuttavia immutato il quadro di forte frammentazione, nel quale le grandi multiutility con ricavi superiori al miliardo sono solo il 12% del totale, mentre più della metà delle imprese (il 54%) è costituito da monoutility con meno di 100 milioni di fatturato. Lo studio indica che le principali utility sono in prevalenza con capitale interamente pubblico (62%) o capitale misto (25%); poche le quotate (9%) e ancora meno quelle private (4%).

Le Top 100 coprono la metà dell’energia elettrica generata in Italia (51,6%) e quasi tre quarti delle vendite finali (73,6%), oltre al 36,7% dei volumi di gas distribuiti e il 57,4% di quelli venduti; infine, il 61,8% dell’acqua distribuita e il 36,7% dei rifiuti urbani raccolti.

Marangoni Althesys

Alessandro Marangoni, ceo di Althesys, durante il webinar di presentazione

 

«Il settore dei servizi pubblici» afferma Alessandro Marangoni, ceo di Althesys «mostra, anche in questo momento di crisi, alcuni chiari segnali di trasformazione. Il più importante è legato all’impegno delle imprese verso gli obiettivi della sostenibilità, il secondo punta allo sviluppo delle infrastrutture e alla digitalizzazione che concorrono all’aumento della resilienza del sistema. In un quadro che è ancora disomogeneo, le utility italiane si confermano elemento portante del sistema economico e giocano un ruolo cruciale nel rilancio dell’Italia».

«Investimenti, sostenibilità e resilienza» commenta Michaela Castelli,  presidente di Utilitalia «sono i tre assi portanti sui quali si sta muovendo il mondo delle utility. Lo studio evidenzia come quanto più le imprese sono qualificate e orientate a un approccio industriale, tanto più crescono gli standard di qualità dei servizi offerti ai cittadini. Grazie a un importante piano di investimenti su cui le nostre aziende si sono già impegnate e con l’auspicabile sostegno del Recovery fund, il contributo delle utility alla ripresa del Paese in chiave sostenibile può diventare decisivo».

Le aziende premiate

La migliore utility italiana, secondo l’insieme dei parametri adottati dal team di ricerca Top Utility (economico-finanziari, ambientali, comunicazione, customer care e ricerca&sviluppo) è, come anticipato, il Gruppo Iren, che si aggiudica il premio Top Utility assoluto. Della cinquina facevano parte anche A2A, Acque SpA, Gruppo CAP, MM. Prima per AWS-Sostenibilità è la pesarese Marche Multiservizi (in lizza con Acea, Gruppo CAP, Enel, Estra); per la comunicazionesi è distinta la modenese AIMAG (A2A, Gruppo CAP, Gruppo Hera e Veritas); per RSE Ricerca e Innovazione ha vinto il Gruppo CAP (con Acea, Aimag, Enel e MM). Nella categoria Consumatori e territorio il riconoscimento è andato alla toscana Acque Spa (in lizza anche Gruppo Hera, Iren, MM e Publiacqua), per le Performance operative alla trevigiana Contarina (con A2A, Ambiente Servizi, Gruppo CAP e Silea). Per la Categoria Diversity ha vinto il Gruppo Hera (nella cinquina con Acea, Gruppo CAP, Enel e Marche Multiservizi). Infine, quest’anno ha fatto ritorno la categoria Sud, per la quale è stata premiata la campana Gori del Gruppo Acea, in gara con Acquedotto Pugliese, AMAP, AMGAS Bari, AMIU Puglia

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